Capitan Harlock - Recensione

2977. Il ribelle Capitan Harlock e la sua truppa solcano lo spazio con la nave Arcadia, il loro obiettivo è riportare gli umani sulla Terra dichiarata santuario invalicabile dalla coalizione Gaia, che tenta in tutti i modi di eliminare il pirata. Tra gli avversari, il giovane Logan, che affascinato dagli ideali di Harlock, passerà al nemico, combattendo anche il fratello Ezra, ufficiale della potente Gaia. La più costosa produzione della Toei Animation lascia sbalorditi per la forza strabiliante della componente visiva: il fotorealismo dei personaggi, i dettagli scenografici e l'immersività di un ottimo 3D lo rendono una gioia per gli occhi. Ma, ahimè, il cinema non è solo forma, e deve essere anche sostanza (leggi sceneggiatura), e qui sta il problema.
Lo script non è eccelso, e tra snodi complicati (sia per bambini che adulti), dialoghi ridondanti, 2/3 buchi il cui mistero rimane insondabile e un finale telefonato dopo 1 minuto dall'inizio (un record!), la storia si trascina stanca e poco coinvolgente. Rispetto all'originale serie TV manga del 1978 ripropone i toni dark, perdendo però quell'aura romantica e malinconica che ne fece la fortuna, a favore di uno spiccio esistenzialismo dal fiato corto. Poco convincente anche il personaggio Harlock, qui più depresso che carismatico, più action e meno impegnato, viene relegato sullo sfondo a favore della new entry Logan. Un reboot che lascia perplessi, dalla stupefacente e raffinata grafica ma con una storia poco curata, che di sicuro scontenta nostalgici e puristi, visto che del pirata icona, che anni fa rapì l'immaginario comune, rimane ben poco. VOTO 6- -

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