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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Oltre le nuvole, il luogo promessoci - Recensione

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Siamo in una realtà parallela, dove il Giappone è diviso in due parti, una controllata dagli Stati Uniti l’altra dalla Russia. Decenni dopo, il popolo riprende possesso della patria e soltanto l’isola di Hokkaidō rimane occupata dai sovietici, che fanno costruire una torre talmente alta da arrivare oltre le nuvole. Hiroki e Takuya sono due studenti che vogliono costruire un velivolo per volare sopra la torre, sul quale promettono di portare anche Sayuri, loro compagna di classe. Primo lungometraggio di Makoto Shinkai datato 2004. In questo debutto, tutti i tratti distintivi e ricorrenti dell’autore de “ Il giardino di parole ” sono già evidenti: treni, tramonti, un’infinita' di particolari, ma soprattutto l’uso artistico dell’illuminazione. Paesaggi, personaggi e oggetti mutano quando cambia la luce, e con la sua “poetica fotosensibile” il regista ci obbliga a guardare con occhi nuovi e a reagire agli stimoli luminosi. Come quando, in un vagone treno, i reiterati riflessi sol

Kill Bill Vol. 2 - CULT

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Il volume 2 inizia con una dichiarazione d’intenti (vendicativi) dell’ex killer ‘Black Mamba’ alias la Sposa (da questo film Beatrix Kiddo). Uma Thurman guarda e parla in camera rivolgendosi al pubblico, innescando un meccanismo metacinematografico che amplifica l’autoreferenzialità dell’autore. Tarantino attraverso la sua popolare cine-icona sfonda la quarta parete, e colloca personaggio e racconto in un immaginario collettivo che richiede la complicità del pubblico. Un’altra cosa salta subito all’occhio: i due film sono molto diversi. Il Vol.1 sfrutta al massimo le tecniche della Settima Arte per presentare i personaggi e puntare sull’azione spettacolare. Il Vol. 2, invece, pone l’accento sugli elementi artistici, in primis, regia e sceneggiatura . Questo è il motivo per il quale lo preferisco. Lotte psicologiche al posto di esagerazioni splatter. Lo script di Tarantino, infatti, ha qui un maggior impatto emotivo, perché scava nel vissuto dei suoi criminali. I dialoghi, in q

Kill Bill Vol. 1 - CULT

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La Sposa ( UmaThurman ) è un'ex delinquente che ha tradito il suo capo Bill (David Carradine), e per questo uccisa nel giorno del suo matrimonio. La donna però è sopravvissuta, e vuole vendicarsi di tutti i membri della pericolosa Squadra Assassina Vipere Mortali . Sin dai titoli di testa Quentin Tarantino ci porta in un mondo pervaso dalle sue ossessioni cinefile orientali. Per evitare, però, i facili schematismi che una storia di vendetta porta con sé, il regista crea uno script non lineare, e lo dichiara già dal primo capitolo, che nel titolo contiene un paradosso, “Capitolo uno: 2”. Il cineasta, inoltre, introduce ogni nemico con differenti scelte tecnico-stilistiche, nell’ordine: 1)      mexican standoff , ovvero quando due persone si tengono reciprocamente di mira, per Vernita Green (Vivica A. Fox) 2)      split screen per l’entrata di Elle Driver ( Daryl Hannah ) 3)      un sanguinoso inserto animato per le origini di O-Ren Ishii (Lucy Liu) 4)      un lun

The War - Il pianeta delle scimmie - Recensione

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Il terzo capitolo della saga del primate Cesare vede il protagonista ormai anziano. In un futuro apocalittico, un virus ha riportato l’essere umano ai primordi, mentre le scimmie si sono evolute acquisendo intelligenza e parola. Le due razze si trovano quindi a disporre delle medesime doti e qualità, e a farsi guerra per la supremazia. Il modello d’ispirazione, con tanto di specifica citazione, è il capolavoro “ Apocalypse Now ”. Vi è pure un colonello, interpretato da un monocorde Woody Harrelson , che fa il verso al Kurtz di Coppola . The War non è però un film di guerra, bensì una parabola che parla dei devastanti “effetti collaterali” che ogni evento bellico porta nelle vite di soldati e civili. Mostrare la sofferenza e la sanguinosa imbecillità di chi è sopraffatto dall’odio, è certamente più costruttivo e meno scontato di un action sparatutto. Un punto di vista inatteso e onorevole, visto che è inserito in un blockbuster hollywoodiano dall’ampio budget.

Spider-Man: Homecoming - Recensione

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Avere 15 anni, ed essere adolescenti nel Queens a New York. Detta così sembra poca cosa, ma se scopri di avere dei superpoteri e la protezione del milionario Tony Stark ( RobertDowney Jr ), la vita può essere molto interessante. Il nuovo Uomo Ragno parte dalla periferia ma punta ai grattacieli, e nasce già perfettamente inserito nel Marvel Cinematic Universe , dopo la roboante apparizione in Captain America:Civil War . Questa volta deve però combattere contro un vero cattivo: l’Avvoltoio ( Michael Keaton ).  Tom Holland è simpatico e credibile nei panni dell’amichevole Uomo Ragno di quartiere, e la regia si muove con soave leggerezza e buon ritmo. La sceneggiatura, invece, che ha ben sei (!) autori, ha lavorato di fino nel connotare l’ambiente scolastico e il protagonista, ma nel secondo tempo si adagia su una serie di prevedibili schemi narrativi.