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Visualizzazione dei post da settembre, 2008

Burn after reading - Recensione

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Tornano i terribili fratelli coen, con una nuova spassosa e intelligente commedia degli equivoci in cui tutti tradiscono tutti e le risate, come sempre nelle loro opere, convivono con la violenza e la tragedia. ad una superficiale visione il film può sembrare l’ennesima parodia (ben fatta) sulle spy-story e un mero divertissement d’autore, una lettura più approfondita invece lo rivela come una satira caustica e impietosa sulla società contemporanea, fotografata nei suoi mali ormai cronici: la perdita di valori, la progressiva e inesorabile decadenza dei rapporti umani, il futile e ossessivo culto dell’immagine, a cui i personaggi aggiungono una virulenta idiozia che – e i registi lo sanno – genera caos. sapienti gag, dialoghi fulminanti (su tutti quello finale di j.k. simmons), un montaggio veloce, attori (divertenti e divertiti) in gran forma: malkovich, clooney, pitt, swinton, mcdormand, guidati da un impeccabile regia, fanno del film un piacere per gli occhi e per la mente. per c

Un giorno perfetto - Recensione

Ozpetek per il suo nuovo film mette in scena la cronaca crudele di una famiglia distrutta e di una tragedia annunciata, raccontando la storia di Emma e Antonio, coniugi separati, la cui passione ha ormai lasciato il posto ad un violenta ossessione. la novità è che per la prima volta Ozpetek porta sullo schermo un soggetto non originale, tratto dal romanzo di Melania Mazzucco; se questo da una parte gli permette di dirigere una storia con struttura, personaggi e situazioni nuove rispetto alle opere precedenti, dall’altra lo costringe a confrontarsi con un testo lontano dalla sua personale e autoriale sensibilità. il regista dirige il tutto, sin dall’inizio, con il massimo impegno, con lunghi piani sequenza stretti, inesorabili e carichi di presagi, aiutato dai bravi protagonisti (Mastandrea, Ferrari) e da comprimari di lusso (Sandrelli, Finocchiaro, Guerritore) confermandosi ottimo direttore d’attori anche con i bambini. Le buone intenzioni non bastano per fare un buon film, e purtropp