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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

I cult stagione 13-14 - Classifiche

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La prossima settimana pubblicherò la mia TOP 10 dei più belli di stagione , nell'attesa però ecco la classifica stagione 13-14 di quei film, che con le loro atmosfere e i loro eccessi rimarranno comunque nella memoria cinematografica perché già cult e ovviamente imperdibili !!! Di seguito, classifica:

All is lost - Recensione

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Un uomo senza nome, interpretato da Robert Redford, nonostante sia un esperto navigatore, si ritrova disperso in mezzo all’Oceano Indiano col suo yacht. Riuscirà a sopravvivere in una situazione così estrema? Il film è diretto da J. C. Chandor, di cui consiglio di recuperare anche l’ottimo thriller anti-capitalismo “Margin Call”. “All is lost” è praticamente senza dialoghi, con un solo personaggio in uno spazio angusto; una bella sfida registica, che Chandor supera dimostrando delle promettenti qualità tecnico/narrative, che in più punti conferiscono al racconto un prezioso respiro epico.

La città incantata - Capolavoro

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Save the date: 25-26-27 giugno 2014 . In questi giorni la Lucky Red riporta nei cinema il capolavoro d'animazione del maestro Hayao Miyazaki, vi suggerisco di non perderlo. E' un film giapponese del 2002, vincitore di numerosi premi, tra cui l' Orso d'Oro a Berlino e l'Oscar, e opera dal valore universale. Trama in breve: la protagonista è Chihiro, una bambina figlia unica e un po' viziata, che sta traslocando verso una nuova città con i genitori; ma una strada sbagliata la porta in un mondo fantastico in cui dovrà superare mille difficoltà, aiutandola così a crescere e a capire il valore degli affetti e della vita. Un racconto di formazione che lo script di Miyazaki trasforma in pura poesia, che sposa un lirismo grafico raffinato e dal cuore ecologista.

L'uomo senza passato - Capolavoro

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Film del 2002 diretto dal regista finlandese Aki Kaurismaki. Un uomo di notte scende da un treno a Helsinki, sorpreso dal sonno, si appisola su una panchina, ma è aggredito da una banda di teppisti. Portato in ospedale e dato per morto, poco dopo si risveglia, e privo di memoria, vaga tra una varia, ed emarginata società, alla ricerca di un’identità. Il protagonista viene così spinto dalla morte verso una nuova vita, senza meta e libera da ogni condizione sociale e familiare, in cui però la solitudine trova la solidarietà di un mondo “altro”, materialmente povero, ma umanamente ricco. La storia va oltre ogni luogo comune, ed emoziona e diverte vedere M (l’uomo) costruirsi un nuovo passato e andare verso una rinascita che lo rende libero di essere se stesso.

Il tocco del peccato - Recensione

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Film del 2013 di produzione cinese, scritto e diretto da Jia Zhang-ke, e vincitore a Cannes del premio per la miglior sceneggiatura. Opera dalla struttura corale che si sviluppa su vicende tratte da fatti reali, con quattro protagonisti e le loro storie, ambientate in altrettante diverse regioni della Cina. Una parabola contro il capitalismo imperante, che tutto compra e tutto distrugge, calpestando la dignità dell'essere umano, a cui non resta che abbandonarsi al più brutale dei suoi istinti primordiali: la violenza. Tra nuovi ricchi e nuovi poveri, la lotta di classe è sempre più serrata, e ad aver la peggio sono i secondi, ma per quanto potranno ancora sopportare?

La mafia uccide solo d'estate - Recensione

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Palermo, anni '70. Arturo è un bimbo che vive la sua spensierata infanzia, tra attentati di mafia, stragi e eroi politici...quando la fantasia rende magica anche la peggior realtà. Pierfrancesco Diliberto, più noto come Pif, in TV è una de “Le Iene”, ma è soprattutto con “Il testimone” su MTV che ha costruito una sua cifra stilistica, fatta di camera a mano e sottile ironia. Si tratta quindi di un esordio cinematografico, che ha per tema portante la mafia; una prova non da poco. Diciamo subito che la scommessa è vinta, se si esclude qualche peccato d'ingenuità: un invasiva voce off e qualche schematismo di troppo, che a volte privilegia le gag al racconto.

Still life - Recensione

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John May (Eddie Marsan), è un solitario impiegato comunale col compito di dare una degna sepoltura alle persone decedute, che nella vita erano rimaste sole e senza affetti. John cerca di rintracciare parenti e amici dei defunti, finché un giorno, purtroppo, viene licenziato, ma decide comunque di portare a termine il suo ultimo incarico. Bravo Eddie Marsan, attore inglese, qui al suo primo ruolo da protagonista, che con una mimica controllata ma efficace, riesce a trasmettere tutta la solitudine e l'umana pietà del suo personaggio.

Maleficent - Recensione

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Dopo 55 anni, ritorna al cinema la versione live action de “La bella addormentata”, ma questa volta il punto di vista cambia, perché, a raccontarci la sua versione è la strega Malefica, interpretata da Angelina Jolie. Il film è diretto dal regista esordiente Robert Stromberg, che dopo il recente revisionismo storico di Tarantino , propone il revisionismo fiabesco, anche se qui l'ispirazione artistica c'entra poco, la voglia di far cassa della Disney, molto...Una rilettura dal gotico impianto visivo, che pur supportato da un buon 3D, sembra scopiazzato dai più noti e recenti fantasy.