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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Oscar 2017 - Tutte le recensioni - Premi

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Miglior film Moonlight Miglior regia Damien Chazelle per La L a L and Miglior attore protagonista Casey Affleck per Manchester by the sea Miglior attrice protagonista Emma Stone per La La Land Miglior Attore non Protagonista Mahershala Ali per Moonlight Miglior attrice non protagonista V iola Davis per Barriere Miglior sceneggiatura originale Manchester by the sea Miglior sceneggiatura non originale Moonlight Migliori costumi Animali fantastici e dove trovarli Miglior trucco e acconciature Suicide Squad Miglior film straniero Il cliente ( Iran ) Miglior sonoro La batta glia di Hacksaw Ridge Miglior montaggio sonoro Arrival Migliori effetti speciali Il libro della giungla Miglior film d'animazione Z ootropolis Miglior scenografia La L a L a nd Miglior fotografia La L a L a nd Miglior montaggio La batta glia di Hacksaw Ridge Miglior colonna sonora originale La L a L and Miglior canzone . La L a L and

Barriere - Recensione

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Siamo negli anni 50, a Pittsburgh, e Troy Maxson (Denzel Washington) è un netturbino afro-americano sposato con Rose ( Viola Davis ). L’uomo è un meschino padre-padrone indurito da un travagliato passato violento. Un personaggio egocentrico e arrogante, pieno di buone intenzioni e frasi fatte, che puntualmente non riesce a mettere in pratica. Le barriere del titolo sono tutti quegli steccati mentali ed emotivi che costruiamo per proteggere, ma anche rinchiudere, chi amiamo o pensiamo di amare…Nella storia raccontata, la rabbia generata dalla frustrazione di aver mancato il sogno americano diventa pretesto per giustificare le peggiori condotte, e l’occhio bonario del regista sembra sposare questa discutibile tesi. In questo film la cinepresa è a totale servizio dell’attore, e Washington ne approfitta per gigioneggiare in un One Man Show che monopolizza lo spazio filmico, lasciando il minimo sindacale ai comprimari. 

Jackie - Recensione

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E’ il 22 novembre 1963, e un tailleur rosa firmato Chanel viene sporcato di sangue nell’attentato più famoso della storia americana. La first lady Jackie Kennedy ( Natalie Portman ) si ritroverà schiacciata tra pressioni pubbliche e private che minacciano di oscurare l’immagine di suo marito. Questa gracile donna sarà però protagonista di una repentina mutazione, una risoluta transizione da oggetto a soggetto che la trasformerà nell’icona che tutti conosciamo. Il regista cileno Pablo Larraín adotta uno sguardo oggettivo raffigurato da impeccabili inquadrature simmetriche che mettono in scena la consapevole finzione del potere politico e mediatico, uniti verso una perfetta prospettiva convergente. A incorniciare il dipanarsi della trama, il classico espediente dell’intervista che provoca un perpetuo via vai tra passato e presente. Dopo l’uccisione del marito l’ex signora Kennedy è prontamente messa da parte, ma intuisce che esiste un solo modo per non essere dimenticata, entra

Hell or High Water - Recensione

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Thriller dai toni western ambientato nel profondo e più fanatico Texas. Toby (Chris Pine) e Tanner (Ben Foster) sono due fratelli che rapinano banche per cambiare il destino della loro famiglia. Marcus ( Jeff Bridges ) e Alberto, invece, formano una pattuglia di poliziotti che indaga sui colpi messi a segno dai primi. Entrambe le coppie sono speculari nelle dinamiche di ruolo, e unite da una disperata solitudine, almeno fino alla resa dei conti…La pellicola è ambientata tra le lost highway dell’america rurale, quella più tormentata dalla crisi economica. Quando però la povertà è un virus che contagia intere generazioni, si cercano nuove strade nella sconfinata prateria americana, e i paesaggi malinconici diventano stato d’animo. Quando anche l’orizzonte è coperto da insegne che offrono solo credito facile, ecco che allora la speranza viene meno, e si coltiva l’idea di una giustizia fai da te.

Manchester by the Sea - Recensione

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Alla morte improvvisa del fratello, Lee Chandler (Casey Affleck) torna al paese natale. Nella piccola località marina scopre di dover far da tutore al nipote adolescente (Lucas Hedges). L’uomo è però lacerato da un vissuto traumatico che lo perseguita. Non mancheranno le occasioni per confrontarsi coi fantasmi del passato, tra i quali l’ex moglie ( Michelle Williams ). Un film che finalmente dispone di un solido testo, grazie a un’elevata e analitica qualità di scrittura del regista-sceneggiatore Kenneth Lonergan. Una doppia firma sui cardini portanti di ogni film, che suggella il valore di un’opera con poche lacrime, ma tanta emozione. Il protagonista assoluto della pellicola è il fattore umano, come svela sin da subito un quadro di ripresa stretto, che incornicia Lee tra i profili di alcune porte. Una camera ad altezza uomo, che lo pone indubbiamente al centro. Lonergan adotta perciò uno stile minimalista, che gli permette di sottrarsi da ogni facile retorica luttuosa.

Moonlight - Recensione

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Il piccolo Chiron abita con la madre tossicodipendente in un ghetto di spacciatori a Miami, è oggetto di bullismo a scuola, e scopre pure di essere gay. Unico supporto affettivo, il pusher Juan (un superbo Mahershala Ali), che un giorno lo trova smarrito per strada e lo fa conoscere alla moglie. Sarà l’inizio di un percorso di formazione esistenziale che lo condurrà alla costante ricerca di se stesso. Tre capitoli, tre nomi (Little, Chiron, Black), tre identità (familiare, sessuale, sociale), tre fasi di vita: infanzia, adolescenza, età adulta. Moonlight è quindi un’opera costruita su molti schemi, che lo sguardo inedito sul machismo di periferia non basta a compensare. La regia di Barry Jenkins si distingue per l’accentuata sensibilità nel trattare temi scomodi, ma anche per una camera troppo “fisica”, tangibile, e la ricerca smodata d’inquadrature estetizzanti, che stridono con l’intimismo narrativo. Il regista par talmente impegnato ad affrancarsi dal testo teatrale, dai cliché

Lego Batman - Il film - Recensione

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Nel Lego Universe Batman (doppiato da Claudio Santamaria ) è un egocentrico presuntuoso che attrae i cattivi e respinge gli altri paladini della giustizia. L’uomo pipistrello si ritroverà così a combattere la sua battaglia più dura, quella contro se stesso. Bruce Wayne imparerà che i veri amici sono la famiglia che scegli, quelli che ti costringono a mettere in discussione valori e convinzioni. Una sfrontata parodia dei cine comics e dei loro derivati, che mette alla berlina la figura dell’eroe, così popolare ma anche così solo. LB è un rutilante tour de force visivo tra le mille citazioni della geek culture. Un film d’ animazione adrenalinico, dal mood psichedelico, che omaggia molte trasposizioni del Cavaliere Oscuro. Tra tutte, cito le versioni Tim Burton e la mitica serie TV degli anni sessanta, con tanto di sigla e scritte onomatopeiche. Lo sfrenato citazionismo diventa cifra stilistica e si allarga anche oltre l’immaginario fumettistico, con riferimenti a Il Signor

La battaglia di Hacksaw Ridge - Recensione

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Siamo nel 1942. Desmond Doss ( Andrew Garfield ) si arruola volontario nell’esercito americano. Il giovane è il primo obiettore di coscienza U.S.A., e la sua incrollabile fede cristiana gli impedisce di toccare qualsiasi arma. Nonostante l’ostilità di commilitoni e superiori, Doss riuscirà a farsi accettare, dimostrando tutto il suo coraggio con atti eroici che salvarono la vita a molti soldati. E’ curioso, come in Silence , il personaggio interpretato con convinzione da Garfield, si ritrovi ancora a far i conti con Dio. Dopo 10 anni, e un privato turbolento, Mel Gibson torna alla regia con un film candidato a 6 premi Oscar, nettamente diviso in due parti. Nella prima metà si racconta la sfera affettiva del protagonista, del rapporto col padre ex militare, violento e alcolizzato, e della love story con la futura moglie Dorothy. La seconda parte, invece, ci catapulta sul campo di battaglia con sequenze dal disturbante realismo, dove il regista non ci risparmia nessun macabro dettagli