E' stato il figlio - Recensione


Anche questa settimana su SKY ho recuperato un piccolo film italiano, presentato l’anno scorso, in concorso al Festival del Cinema di Venezia, dove ha raccolto qualche premio (fotografia, attore emergente). Storia: un vecchio e stanco signore in attesa del suo turno all’ufficio postale, racconta ad altri avventori la storia della famiglia Ciraulo. Siamo negli anni ‘70, il capofamiglia Nicola (Toni Servillo) recupera e vende ferro vecchio dalle navi abbandonate, a dargli una mano, il padre e il figlio. Purtroppo, un lutto improvviso, cambierà per sempre il destino dei Ciraulo…
Diretto da Daniele Ciprì, uno dei fondatori di “Cinico TV”, e tratto da un libro di Roberto Alajmo, il film parla di miseria, meschini retaggi sociali e di un benessere inseguito ad ogni costo. La forza dell’opera sta però nella cifra stilistica, che gioca con improvvisi ma calcolati cambi di registro, in perfetto equilibrio tra realismo e surrealismo, favola e grottesco. Ottimi gli attori, dal sempre bravissimo Servillo al giovane Fabrizio Falco, supportati da diversi non professionisti che il regista trasforma in maschere suggestive senza mai scivolare nel macchiettismo. Da brividi la cinica parte finale, in cui l’innocenza viene uccisa e svenduta in nome del Dio denaro. Da riscoprire. VOTO 7

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