Il castello nel cielo - Recensione

Arriva finalmente nelle sale italiane, distribuito da Lucky Red,  questo film del 1986, e prima opera dello studio Ghibli (fondato nel 1985). Nei personaggi e nelle situazioni, ricorda molto una delle poche serie TV del regista, il bellissimo “Conan, il ragazzo del futuro”, ma non si tratta di riproduzione, bensì di coerenza stilistica e intellettuale, infatti anche questa volta, il maestro giapponese Miyazaki, con i suoi disegni manuali color pastello, meraviglia e piace sia a bambini che adulti. Un racconto d’avventura classico, che porta con sè i temi cari all’autore, in primis la condanna del potere, quello industriale, i cui ingranaggi tolgono umanità alle persone, quello scientifico, retto dall’avidità umana, e quello tecnologico, che ha senso solo se al servizio della natura, come dimostra la scena in cui il robot salva il nido d’uova. La natura, appunto, l’altro tema principale, a cui il regista esprime tutto il suo amore, disegnando il romantico fluttuare delle nuvole, le rocce delle miniere che “mormorano” e s’illuminano creando un cielo stellato, o nell’isola volante di Laputa, immersa nel rigoglioso verde di un albero gigante. Azione, magia e avventura, filtrate dalla poetica di Miyazaki. Imperdibile. VOTO 7+

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