La vendetta di un uomo tranquillo - Recensione

Madrid: una rapina a una gioielleria finisce male. L’unico arrestato è Curro, l’autista della banda, che otto anni dopo esce di galera e scopre che la moglie ha una relazione. Il terzo incomodo è José, uomo tranquillo e onesto, che però nasconde un segreto. Opera prima dell’attore spagnolo Raul Arévalo (Ballata dell'odio e dell'amore, La isla minima, Gli amanti passeggeri) che debutta con questo thriller amaro dalle atmosfere desolate. La regia è ispirata, ma si regge su uno script asciutto che pesca a piene mani dal cinema di genere (revenge + road movie), e inevitabilmente inciampa in qualche luogo comune. Il debutto di Arévalo può contare, inoltre, su un cast in gran forma che annovera interpretazioni coinvolgenti. Nulla di nuovo, tuttavia, il cinema spagnolo ci regala l'ennesima opera interessante, dal ritmo sostenuto e dalla tensione costante. In patria ha vinto quattro Goya (film, regia esordiente, sceneggiatura e attore non protagonista), forse un po’ troppo, ma certo merita la visione. Se cercate un film di breve durata che v’incolli allo schermo, l’avete trovato. VOTO 6,5

TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale Tarde para la ira
genere  drammatico, thriller
anno 2016
nazionalità Spagna
cast Antonio de la Torre, Luis Callejo, Ruth Díaz, Manolo Solo
regia   Raúl Arévalo
durata 92'
sceneggiatura  Raúl Arévalo, David Pulido

Commenti

Post popolari in questo blog

Aquaman - Recensione

Se la strada potesse parlare - Recensione

Wolverine: l'immortale - Recensione