Animali notturni - Recensione in Anteprima



Susan (AmyAdams) è la direttrice di una prestigiosa galleria d’arte, ma il suo matrimonio sta attraversando una crisi. Un giorno riceve il romanzo scritto dall’ex marito Edward (Jake Gyllenhaal) che racconta una storia violenta ambientata in Texas. Il film si sviluppa quindi su tre piani narrativi: passato e presente di Susan, e la finzione raccontata nel libro. In questi continui salti temporali e testuali fra trama thriller ed esistenziale, il regista inciampa in qualche luogo comune di genere, e fatica a trovare una visione personale. Nonostante l’uso di frequenti sovrapposizioni visive, i due diversi stili di racconto non danno mai origine a un coinvolgente quid emozionale, e ben presto la tensione si stempera arenandosi tra gli aridi fondali di un triste revenge movie. La pellicola inizia con dei rimandi  lynchiani, tuttavia, procede per metafore visive abusate*, o peggio letterali**, proseguendo per snodi drammaturgici abbastanza prevedibili.

Capitoli del libro e scelte di vita, fiction e realtà, si fondono in suggestioni che scuotono l’inconscio di Susan, ma poco l’immaginazione dello spettatore. Il film di Tom Ford si apre e chiude su degli sguardi fissi che hanno smarrito le coordinate umaniste del sogno americano. Primi piani che fungono da cornice ideale di un’opera certo stratificata e sentita, nella quale però, le ambizioni indie fanno il verso alle produzioni mainstream. VOTO 6


*Es: la panoramica di decine di svicoli stradali.

**Es: la deforme rappresentazione di un american dream, destinato a soccombere.





Scheda tecnica
titolo originale Nocturnal Animals
genere  drammatico, thriller
anno 2016
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Jake Gyllenhaal, Amy Adams, Aaron Taylor-Johnson, Laura Linney
regia Tom Ford
durata 116'
sceneggiatura Tom Ford

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