La canzone del mare - Recensione


Ben è un bambino irlandese che vive in un faro su un’isola, col padre Conor e la sorella Saoirse (si pronuncia Scirscia!). Il bambino è convinto che la morte della madre, spirito guida e deus ex machina della storia, dipenda dalla nascita della sorella. Ben non sospetta però che entrambe le parenti sono una selkie, cioè una mitologica creatura del mare in grado di trasformarsi in foca. La pellicola, quindi, col contributo di musiche soavi e intime, esplora anche l'incomunicabilità degli affetti familiari e i profondi e complicati sentimenti che li guidano. Poesia e magia si fondono con autentica ispirazione in disegni evocativi, tanto che in alcuni essenziali passaggi grafici si avvertono gli echi raffinati dello Studio Ghibli e del mitico Hayao Miyazaki: entrambi raccontano la cultura popolare con genuina etica ambientalista, trattando temi universali. L’animatore Tomm Moore reinterpreta la tradizione folkloristica irlandese con una direzione artistica stilizzata ma ricca di dettagli. L’arte del regista fa largo uso di ormai rari disegni bidimensionali, con un quadro appiattito che rimanda a geometriche suggestioni pittoriche.
Alla mancata profondità formale fa da contraltare lo spessore di epici racconti del passato. Una narrazione fiabesca fortemente legata al proprio tessuto culturale d’origine, che traduce in immagini 2D antiche favole celtiche. La sceneggiatura pecca pure di generosità nel descrivere il mito, perdendosi a volte in digressioni metaforiche o personaggi troppo carichi (il vecchio Grande Seanachai), che raffreddano il coinvolgimento. Il film ha conquistato la nomination all'Oscar per il miglior film d'animazione e vinto l’EFA nella stessa categoria. La canzone del mare è un’antologia di storie fantastiche ambientate tra foreste e mari irlandesi, esposte in un ricercato design visivo handmade che valorizza i decisi (caldi) e naturali (freddi) cromatismi della propria terra. Uno stile visivo incantevole e iconografico, per un’opera stratificata che rimane un’imperdibile perla d’animazione. Un cartone animato che stimola lo stupore fanciullesco insito in ognuno di noi, magari, anche di chi l’aveva smarrito. VOTO 7

TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale Song of the Sea
genere animazione
anno 2014
nazionalità Irlanda, Danimarca, Lussemburgo, Belgio
cast doppiatori italiani: Lorenzo D'Agata, Anita Ferraro, Alessio Cigliano
regia Tomm Moore
durata 93’
sceneggiatura Will Collins

Commenti

Post popolari in questo blog

Aquaman - Recensione

Se la strada potesse parlare - Recensione

Wolverine: l'immortale - Recensione