Le idi di marzo - Recensione

Ohio, primarie del Partito Democratico, Mike Morris (Clooney) è il candidato, Stephen Meyers (Gosling), è il suo giovane addetto stampa, entusiasta e idealista, ben presto dovrà fare i conti col lato oscuro della politica. Come nel complotto che portò alla morte Giulio Cesare, a cui allude il titolo, qui assistiamo a una congiura degli innocenti, un gruppo di personaggi ambiziosi che credono nelle loro idee, nell’etica e nella lealtà, ma che dopo essere stati vittime e carnefici del sistema “politica” (media compresi), per mantenere il potere, si scoprono cinici e senza morale. Clooney si conferma un buon direttore d’attori, potendo contare su un cast di prim’ordine, Seymour Hoffman, Giamatti, Tomei, e il bravissimo Ryan Gosling, che con poche e mutevoli espressioni, trasmette lo smarrimento e l’im/potenza del suo personaggio. Tratto da un testo teatrale, gioca molto sull’alchimia degli interpreti e su dialoghi serrati e brillanti, che sommati ad un’ elegante messa in scena e a un’eccellente drammaturgia, coinvolge e appassiona lo spettatore dalla prima all’ultima scena. Ottimo film di genere, che rende omaggio al cinema d’impegno politico USA anni ’70, che con passione denunciava compromessi e corruzione nelle stanze del potere. VOTO 7

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