IT - Recensione


A Derry, placida cittadina americana, avvengono troppe sparizioni, e un gruppo di ragazzini decide di vederci chiaro. Quello che inizia come un gioco diventa presto un incubo che ha le sembianze di un clown malefico: Pennywise. Il regista Andrés Muschietti sposta avanti di 30 anni gli eventi narrati nell’omonimo best seller, plasmando gli archetipi dell’horror senza però mai inciampare negli stereotipi. Emblematica in tal senso la scena nella casa abbandonata, che non scade in una giostra degli orrori, ma diviene un ideale viatico per sconfiggere le proprie paure e traguardare l’età adulta. Il cineasta argentino sceglie il rispetto della fonte letteraria, dichiarandolo sin dalla prima inquadratura con quella pagina pronta a “piegarsi” a favor d’immaginazione. Onore al merito, dunque, a un film che ha il coraggio di prendersi tutto il tempo necessario per presentare i personaggi: sette bullizzati losers, ma aspiranti lovers, uniti da un conflittuale rapporto con i genitori.

Il libro di Stephen King è una pietra miliare della letteratura contemporanea che, dietro la dimensione orrorifica, cela tutta la forza nostalgica dei migliori romanzi di formazione. Quando lessi il libro 25 anni fa, divorai le oltre 1.300 pagine durante le vacanze estive, rapito dalla costante tensione e dall’affetto maturato verso i protagonisti, sono dunque felice di aver ritrovato nel film entrambi questi elementi. Il maggior pregio della pellicola, in effetti, risiede proprio nella capacità di far rivivere gli indimenticabili, ma irripetibili, legami dell’adolescenza. VOTO 7


P.S: Attendo fiducioso il capitolo due che uscirà il 6 settembre 2019, ambientato 27 anni dopo, con i protagonisti da adulti.

TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale It
genere  fantastico, orrore, thriller
anno 2017
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Bill Skarsgård, Jaeden Lieberher, Jeremy Ray, Sophia Lillis
regia   Andrés Muschietti
durata 135'
sceneggiatura  Chase Palmer, Cary Fukunaga, Gary Dauberman

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