Meek's Cutoff - Il sentiero di Meek - Recensione

1845. Tre famiglie di coloni sono alla ricerca disperata di quella Terra Promessa dal mito della Frontiera. A guidarli fuori dalla strada maestra, attraverso una scorciatoia e un viaggio estenuante, la guida locale Stephen Meek (Bruce Greenwood). Ben presto però la carovana smarrisce la retta via e l’acqua scarseggia. Che fare? La regista Kelly Reichardt gira in 4.3, quasi un quadrato che accresce la profondità e amplifica distanze che diventano enormi...Ispirandosi a un fatto realmente accaduto la cineasta mischia polvere e speranza, concedendo tempi dilatati e lunghi silenzi, che consegnano allo spettatore pochissimi dialoghi ma molte sospensioni e suggestioni. Si noterà, poi, come nella disperata migrazione spicchi la figura femminile di Emily, impersonata dalla brava Michelle Williams, l’unica a mantenere un individualità critica di pensiero.
Questo western minimalista scansa ogni facile retorica e diventa un’ideale metafora della nascita di una nazione e dei suoi valori. In questo nuovo mondo c’è spazio anche per ascoltare l’opinione delle minoranze: donne e indiani. Proprio i più deboli sono i primi a capire che le condivise difficoltà, e l’umiltà di mettersi in discussione, possono far superare ogni barriera linguistica. Solo chi ha la forza di aprirsi al dialogo e al confronto può trovare la strada giusta verso una comune meta: il fottuto sogno americano. Ma il film ci lascia con uno scomodo interrogativo: basterà? VOTO 7   TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale  Meek’s cutoff
genere  western, drammatico
anno 2010
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Michelle Williams, Paul Dano, Bruce Greenwood
regia  Kelly Reichardt
durata 94'
sceneggiatura Jonathan Raymond

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