Passengers - Recensione


L’astronave Avalon è in viaggio dalla Terra verso il pianeta Homestead 2, al suo interno 5.000 aspiranti coloni in criostasi. A causa di un guasto elettrico però, la capsula che ospita l’ingegnere meccanico Jim Preston (Chris Pratt) si apre novant’anni prima dell’arrivo previsto. Dopo un anno di solitudine, l’uomo decide di svegliare Aurora (Jennifer Lawrence), giovane scrittrice della quale s’innamora. E se lei lo scoprisse? Un moderno Robinson Crusoe sveglia La bella Addormentata (stesso nome) e lo stucchevole e prevedibile plot si sbroglia da sé. Il regista norvegese Morten Tyldum, sul quale avevo già espresso qualche perplessità nel buon The Imitation Game, delude e rimane schiacciato dai diabolici meccanismi produttivi hollywoodiani. Tra momenti nonsense, coatte citazioni da Kubrick, attori sprecati (Laurence Fishburne) e inutili cameo (Andy Garcia!?) si salva solo l’elegante art direction.
La colpa è anche di una sceneggiatura furbetta che frulla un mix indigesto di generi divagando con superficiale leggerezza tra sci-fi, azione e romantic comedy. L’obiettivo è catturare un pubblico più vasto possibile, il risultato invece è un confuso accumulo di cliché che smarrisce le intriganti premesse esistenzialiste. Tutto frana rovinosamente nell’epilogo, quando allo scarso appeal dello svogliato sviluppo narrativo, si aggiungono assurdità da disaster movie che sfociano nel ridicolo involontario. E insieme ai protagonisti, anche la patinata produzione si perde nel vuoto cosmico. VOTO 4,5  TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale  Passengers
genere  avventura, drammatico, fantascienza, sentimentale
anno 2016
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Jennifer Lawrence, Chris Pratt, Michael Sheen, Laurence Fishburne
regia  Morten Tyldum
durata 116'
sceneggiatura Jon Spaihts

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