Florence - Recensione
New York, 1944. Florence
(Meryl Streep) è un'anziana e vispa ereditiera con la passione per la musica.
Da sempre vorrebbe diventare una cantante lirica, c'è però un problema: è terribilmente
stonata. Se a ciò si aggiunge pure che il marito (Hugh Grant) e i suoi amici la
sostengono in questa folle impresa, la risata è servita. L’ingenua rincorsa a un
sogno impossibile la porterà a esibirsi al Carnegie Hall, dinanzi a un pubblico
che intratterrà fino all’ultimo acuto. Il cinema s'innamora ciclicamente della
stessa tipologia di personaggi o, come in questo caso, della stessa donna. Sì,
perchè Madame Florence Foster Jenkins è realmente esistita, e già l'anno scorso
il cinema francese le aveva dedicato una pellicola liberamente ispirata alla
sua "arte". Il film s'intitola "Marguerite", e ne è
caldamente consigliato il recupero.
Quest’opera, rispetto alla
precedente, si concentra più sul rapporto che lega la protagonista al
coniuge/manager, disposto a tutto pur di proteggerla e mantener viva la gioia
di un’illusione. La diva Streep interpreta l’altra diva con spontanea ironia, ma
è Hugh Grant a sorprendere con una matura e sfaccettata prova attoriale. Buona performance
anche per Simon Helberg, la sua buffa mimica e la goffa gestualità ricordano il
cinema muto. La pellicola racconta l'ultimo anno di vita di un mancato talento,
che a suo modo, e con assidue donazioni, contribuì al valorizzare la scena
musicale americana. Un biopic auto-ironico, al quale la regia di Stephen Frears
regala un inconfondibile tocco british. VOTO 6,5 TRAILER
Scheda tecnica
titolo originale Florence Foster Jenkins
genere drammatico, biografico, commedia
anno 2016
nazionalità Regno Unito, Francia
cast Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg
regia Stephen Frears
durata 110'
sceneggiatura Nicholas Martin
Commenti
Posta un commento