Le ricette della Signora Toku - Recensione



L’assonnato Sentaro, ogni giorno trascina pesantemente i suoi piedi per recarsi in un luogo di lavoro che non lo entusiasma. L’uomo cucina in un piccolo chiosco che prepara i dorayaki, le tipiche frittelle farcite con la marmellata di fagioli rossi, chiamata An (titolo originale dell’opera). Un giorno si presenta la signora Toku, che si offre di preparare la caratteristica confettura. La nuova ricetta viene talmente apprezzata dai clienti che Sentaro assume l’anziana. L’emergere di un passato nascosto, e un segreto, metteranno in discussione quest’armoniosa e proficua collaborazione. Ai due si aggiunge Wakana, ragazza e cliente abituale del negozio. I tre troveranno un paracadute emotivo l’uno nell’altro, dando vita a un legame alternativo e profondo. Un elogio allo slow food che diventa apologia dell’easy life. Le ricette dell’ammiccante titolo italiano, più che in quelle culinarie, si traducono in delle vere lezioni di vita all’insegna del prossimo, con un garbato invito a recuperare l’ascolto verso l’altro e a scoprire il valore delle piccole cose. Un film minimalista quindi, dedicato a tutti coloro che spesso si sono sentiti un corpo estraneo della società.

Da subito, la regista giapponese Naomi Kawase, dichiara una forte empatia verso i suoi personaggi, confezionando un cinema pacato e delicatissimo. Si percepisce come abbia appreso molto dal cinema di Ozu, tre almeno gli elementi più riconoscibili: il confronto-scontro tradizione-modernità, i sentimenti trattenuti, che affiorano pian piano in superficie, il tempo che passa inesorabile e a cui sopravvive solo la natura; vedi i rigogliosi e placidi rami di ciliegio che si contrappongono al caos metropolitano. Finale forse un po’ troppo carico, con un'invadente colonna sonora e copiose lacrime. Suscitano qualche perplessità anche alcune scelte ordinarie (voci over) e una struttura narrativa ai limiti del convenzionale, seppur servite con grazia. Certo rimane comunque l’ammirazione per un film che attualizza la grande tradizione del cinema orientale e riporta a galla quei valori di affettività e solidarietà che la fretta del quotidiano spesso ci fa dimenticare. VOTO 7
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Scheda tecnica


titolo originale
An
genere
Drammatico
anno
2015
nazionalità
Giappone
cast
Kirin Kiki, Masatoshi Nagase, Kyara Uchida
 regia
Naomi Kawase
durata
113'
sceneggiatura
Naomi Kawase

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