Synecdoche, New York - CULT
Film U.S.A. del
2008, distribuito da noi solo nel 2014 (sic!), e unica opera da regista dello
sceneggiatore Charlie Kaufman, già autore di cult assoluti come “Se mi lasci ti
cancello” e “Essere John Malkovich”. E’ la storia del regista teatrale Caden
Cotard (Philip Seymour Hoffman) che abbandonato da moglie (Catherine Keener) e
figlia, grazie a un importante premio economico, mette in scena uno spettacolo
di enormi dimensioni che fonde finzione e vita reale, in un folle ibrido che
intrappola tempo e persone, accumulando elementi sinistri quanto onirici. Un
gioco cerebrale a incastro che scombina le regole del cinema, invitando lo
spettatore ad abbandonarsi al più smodato surrealismo, che sfocia in una
potente, quanto curiosa, riflessione esistenziale.
Un’opera
complessa, stratificata, che necessita più visioni per poterne assimilare idee
e concetti. Una produzione talmente ambiziosa e coraggiosa, da sembrar
anacronistica, dai risvolti spesso criptici ed estenuanti, che alterna lampi di
genio a momenti nonsense. All’uscita venne rifiutato dal grande pubblico e
divise la critica, oggi è per molti uno dei film più importanti del nuovo
millennio. Sono d’accordo.
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