The Founder - Recensione

Illinois, 1954. Ray Kroc (un istrionico Michael Keaton) è un commesso viaggiatore di frullatori, che visita le tavole calde d’America alla disperata ricerca di clienti. Un giorno incontra i fratelli McDonald, che possiedono un chiosco di hamburger gestito con un innovativo metodo di loro invenzione, detto Sistema Espresso. Kroc coglie il potenziale per un franchising, e propone l’affare ai due uomini. E’ la nascita dell’impero miliardario dei fast food. La lineare regia di John Lee Hancock, purtroppo, si affida agli schemi più ovvi del biopic, ma con cautela sceglie l’essenzialità dei fatti di cronaca. Certo l’assenza di giudizio è logica e lecita, tuttavia, il riflettore puntato sul solo protagonista getta un’ambigua ombra sull’intera operazione.
Le conseguenze drammatiche, lavorative e private, di un comportamento senza scrupoli sono invece lasciate fuori campo. Il rapportarsi con un unico punto di vista, sminuisce confronto e riflessione dello spettatore, che si trova,  certo, di fronte a un uomo discutibile, ma quasi costretto dalle circostanze a uscirne vincente. Il tronfio ego di un self made man e la sua smisurata ambizione danno perciò vita a un’inquietante favola capitalista che, con spietato candore, ci ricorda come tutto è in vendita. Non ci resta che consolarci con i memorabilia del boom economico, e con il fascino dei favolosi fifties, quando una stretta di mano aveva ancora un valore. VOTO 5,5  
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Scheda tecnica
titolo originale  The Founder
genere  biografico, storico, drammatico
anno 2016
nazionalità Stati Uniti d’America
cast Michael Keaton, Linda Cardellini, Patrick Wilson, Laura Dern
regia  John Lee Hancock
durata 115'
sceneggiatura Robert D. Siegel

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