Tutti vogliono qualcosa - Recensione
1981. Il giovane lanciatore Jake raggiunge il college a tre giorni dall’inizio delle lezioni. Lo aspetta la convivenza coi compagni della squadra di baseball dell’università, la nascita di nuove amicizie, l’amore e tanto sballo! 72 ore misurate da didascalie che scandiscono il conto alla rovescia verso l'anno scolastico. Dopo il vis à vis infinito della trilogia dei Before, e l’esperimento temporale di Boyhood*, Richard Linklater torna a raccontarci gli indimenticabili istanti vissuti di un altro microcosmo. Un racconto di vita che incede spontaneo, filtrato dalla poetica di un regista che ha il dono di cristallizzare il tempus fugit in una fluida linearità che diventa memoria. L'ossatura drammaturgica è volutamente esile, e la reiterazione di scene e situazioni evoca il vuoto di una generazione. I ruoli principali della storia si dividono in tre tipologie: Titolari, Matricole e l’esterno: l’aspirante Peter Pan Willoughby**, alter ego dell’autore, che per una corretta visione (loro e nostra) suggerisce: “bisogna trovare l’essenza della struttura e lasciare che sia l’esperienza a trovare te”. Un film, quindi, da guardare con attenzione, e da non confondere con le frivole commedie demenziali.
Dietro l’edonistica superficie, si cela tutta la coerenza stilistica di un grande autore che filma con disarmante sincerità il quotidiano divenire, conferendogli significato. La personalità degli atleti protagonisti è in piena formazione, e per trovare se stessi si confrontano con ogni novità; ecco allora che sperimentano locali di musica disco, punk o country. Eterne variazioni sul tema che aiutano nella ricerca verso il vero Io, e guidano l’instabilità emotiva verso la stabilità affettiva. In questi ragazzi è racchiuso tutto il fremito di una vita che non si vede l’ora di vivere, come nel folle personaggio di Jay. Tutti vogliono qualcosa***, anche chi non ha la maturità per esserne consapevole e si perde ancora in facili illusioni (il presunto talent scout). Finale struggente: si chiudono gli sguardi e inizia il bi-sogno di trovare un posto nel mondo. “Le frontiere sono dove le trovi”, la vita ti aspetta…VOTO 7,5 TRAILER CLIP
**un formidabile Wyatt Russell, figlio di Kurt Russell e Goldie Hawn.
*** Il titolo cita una canzone di Van Halen, Everybody Wants Some!! del 1980.
Scheda tecnica
titolo originale Everybody Wants Some!!
genere commedia
anno 2016
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Blake Jenner, Zoey Deutch, Ryan Guzman, Tyler Hoechlin
regia Richard Linklater
durata 116'
sceneggiatura Richard Linklater
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