8 ½ - Capolavoro
Guido Anselmi
(detto Snàporaz) è un famoso regista in crisi creativa. L’uomo rimane bloccato
in un maxi ingorgo automobilistico che gli toglie il respiro, e nel quale tutti
lo fissano in attesa di una sua reazione. Il sogno inziale già esprime tutta la
confusione che aveva in testa Federico Fellini,
balzato improvvisamente (tre anni prima con La dolce vita) alla notorietà
internazionale. Comincia così un viaggio nell’inconscio dell’autore, mirabilmente
sospeso tra sogno, realtà e fantasia. Un
monologo interiore, nel quale l’artista rivela con sincerità tutta la paura di
deludere le aspettative, spaventato dal suo stesso Io, dal suo passato e futuro.
La pellicola rappresenta l’amaro struggimento di un provinciale (come si
definiva), che grida al mondo la sua voglia e l'incapacità di comunicare. Il
protagonista, interpretato da un elegante e sublime Marcello Mastroianni, è il perfetto alter ego del regista. Guido si divide tra una mite moglie (Anouk Aimée)
e l’esuberante amante (Sandra Milo). In mezzo, tanti ricordi: l’educazione
cattolica, la scoperta del sesso con Saraghina, l’oppressione della Chiesa, l’harem
che riunisce tutte le donne della sua vita e la dolceamara apparizione di Claudia Cardinale.
Combinando la libertà formale con lo splendore della
sua fantasia, Fellini realizza un’affascinante riflessione autobiografica sul suo
mestiere, che diventa parabola esistenziale, sospesa tra simbolismi fantastici
e surreali. Con “8 1/2” l’artista mette in scena la nevrosi dell'impotenza, e
inventa una lingua nuova, che valica le convenzioni del racconto tradizionale, dove
il pensiero irrazionale diventa geniale. L'osmosi tra ispirazione e vita diviene
strabiliante, in un esperimento unico e irripetibile, votato a un onirismo
totalizzante che incanta e seduce. Fellini crea un universo unico, costruendolo
su fatti reali, sogni e ossessioni. Il
finale è uno dei più famosi della storia del Cinema, sulle note del celebre
tema scritto da Nino Rota, una malinconica marcia circense, sfilano tutti i
personaggi del film sulla scenografia della base di lancio di un’astronave. Un’abbagliante
summa di Arte, Memoria e Morte. Federico Fellini è un mago dell'immagine
cinematografica, è l’ultima sua opera in bianco e nero è anche il più bel film italiano di sempre. TRAILER
Curiosità
1) Il titolo è la contabilità dei suoi lavori: indica il numero di
regie realizzate da Fellini.
2) Il film vinse due premi Oscar: miglior film straniero e per i
costumi creati da Pieri Gherardi.
3) Il palazzo delle terme (Fellini andava a quelle di Chianciano) è
stato ricostruito in un bosco vicino a Roma.
4) La formula nonsense Asa nisi masa, che i bambini pronunciano
di notte per far muovere gli occhi di un quadro, significa Anima con l'alfabeto
serpentino (a-sa, ni-si, ma-sa).
Scheda tecnica
titolo originale 8½
genere drammatico
anno 1963
nazionalità Italia
cast Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk
regia Federico Fellini
durata 138'
sceneggiatura Federico Fellini , Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Brunello Rondi
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