Mustang - Recensione


Cinque sorelle: Ece, Nur, Lale, Selma e Sonay, vivono in Turchia in un piccolo paese che affaccia sul Mar Nero. E' l'ultimo giorno di scuola, e lo festeggiano giocando e scherzando in spiaggia con i compagni di classe maschi. Gli innocenti atteggiamenti di giovani ragazze, vengono interpretati da una vicina come svergognati, e riferiti ai parenti. Quella che doveva essere un'estate di spensieratezza e divertimento, diventa una guerra per vivere la loro età, rinchiuse in una casa-prigione. Una pressione psicologica sempre più insistente e una sensazione d'insicurezza sempre più acuita, le costringeranno all'azione. Una delle opere prime più interessanti del 2015. Debutto della giovane regista turco-francese Deniz Gamze Ergüven. Il film è stato scelto dalla Francia per rappresentarla agli Oscar 2016, entrando poi con successo nella cinquina del miglior Film Straniero.
Impossibile non pensare a "Il giardino delle vergini suicide" di Sofia Coppola, del quale possiede lo stesso soggetto, anche se preferisce un vigoroso femminismo a ridondanti simbolismi. Il titolo si riferisce alla nota razza di cavalli selvaggi, che in comune con le sorelle hanno grinta, resistenza e tutta l'indipendenza degli spirti liberi che non vogliono essere domati. Situazione "perfetta" per riflettere sul rapporto tra natura e cultura, che può rendere spaventosa la vita di tutti i giorni. Queste cinque passionarie della modernità, schiacciate dalla rigida tradizione, pagano il conto di una società che demonizza la sessualità femminile, ma di contro la cede al miglior partito. Tra umiliazioni e vessazioni, si erge una regia dalla camera agile, che dona voce a un grido di libertà. Un urlo, che possiede tutta la forza di chi vuole ribellarsi a un destino scritto da altri. VOTO 7 TRAILER


Scheda tecnica


titolo originale
Mustang
genere
drammatico
anno
2015
nazionalità
Turchia, Francia, Germania, Qatar
cast
Güneş Şensoy, Doğa Doğuşlu, Elit İşcan
regia
Deniz Gamze Ergüven
durata
97'
sceneggiatura
Deniz Gamze Ergüven, Alice Winocour






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