Marguerite - Recensione


Parigi, 1921. Nella sua villa alle porte della capitale, la nobile Marguerite Dumont (Catherine Frot) organizza raccolte di fondi col suo circolo musicale. Per la ricca signora è l’occasione ideale per dimostrare tutta la sua passione per la musica, esibendosi in canti lirici per i suoi ospiti. C’è un però, l’aristocratica è tremendamente stonata, lei non se ne rende conto, ma soprattutto nessuno glielo dice preferendo riderle alle spalle. Anche lo spettatore non mancherà di abbandonarsi a qualche liberatoria risata, per poi sentirsi colpevole e complice di una finzione che diventa vita. Tra taciti consensi e omaggi floreali, Marguerite si sentirà sempre più diva. La sua folle ambizione, e la drammaticità della sua stridula voce, procedono perciò spediti e inconsapevoli, verso un declino inesorabile.
La brava Catherine Frot crea un personaggio irresistibile. Il contagioso entusiasmo, l’eccentrica spigliatezza e soprattutto il ritrarsi in fotografie en travesti come le eroine delle opere più blasonate, fanno della protagonista una vera icona camp. Questo film d’oltralpe è ispirato alla storia vera dell’americana Florence Foster Jenkins, ed è diretto da Xavier Giannoli. La regia, a tratti accademica, è tuttavia attenta nel valorizzare i simbolismi, supportata da una sceneggiatura briosa ma che accumula personaggi di contorno senza definirli tutti con l’adeguato spessore. Il cinema francese ci regala un’altra opera che si distingue per l’ottima cura del dettaglio scenografico, e per la moderna e cinica riflessione sulla mediocrità del presunto talento, i cui illusori miraggi, ancor oggi, mietono vittime o generano mostri. Non ci resta che piangere o sorriderne, oppure, come ci suggerisce questo sarcastico melo', continuare a sognare. VOTO 6,5 TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale
Marguerite
genere
drammatico, storico
anno
2015
nazionalità
Francia, Repubblica Ceca, Belgio
cast
Catherine Frot, André Marcon, Christa Théret, Michel Fau
regia
Xavier Giannoli
durata
127'
sceneggiatura
Xavier Giannoli, Marcia Romano



Commenti

Post popolari in questo blog

Wolverine: l'immortale - Recensione

Kill Bill Vol. 2 - CULT