Trainspotting - CULT
Sin dalla sua
uscita in sala nel 1996
“Trainspotting” si distingue per un innovativo lessico filmico, che pesca a
piene mani suggestioni visive dal mondo dei videoclip musicali. Il regista
Danny Boyle fa così centro alla seconda opera. Il suo tocco ipercinetico e l’umorismo
paradossale, da subito tracciano un’identità forte che si evolve di continuo, attraverso
la ricerca stilistica. La pellicola è tratta dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh
(che appare in un cameo nei panni di un pusher) e ambientata in Scozia negli
anni ’80, in piena era Thatcher. Vi è narrata la storia di Renton (Ewan
McGregor), Spud, Sick Boy, Tommy e Bagbie, cinque spiantati figli del
proletariato di Edimburgo. Per interpretare il protagonista, McGregor perse 15
chili, ma da sconosciuto, a soli 25 anni, divenne una star. Uno dei film evento del decennio, dal
culto istantaneo, che Variety definì: “Un’arancia meccanica degli anni ‘90”;
non a caso, visto che Kubrick viene omaggiato con la presenza, in un
locale, delle stesse scritte presenti nel Korova Milk Bar, ritrovo dei drughi. Il primo lungometraggio che racconta una
storia di drogati dal loro punto di vista.
Una corsa verso l’autodistruzione, e a un destino
segnato dal quale sfuggire. Il film inglese venne accusato di legittimare il
consumo di droga, ma solo perché adotta lo sguardo di un tossico che cerca
l’edonismo per sfuggire da povertà e depressione, tuttavia i personaggi
principali non sono mai descritti come vittime, anzi… Lo squallore della
dipendenza da droghe è ripreso con realismo visionario e senza facili
moralismi. Notevole anche la colonna sonora, zeppa di rock e brit pop d’annata,
su tutti “Lust for Life” cantata da Iggy Pop e l’indimenticabile “Perfect Day” di
Lou Reed. Nel 2017 uscirà il sequel(!),
stesso regista e cast, tratto sempre da un romanzo di Welsh: “Porno”…non è però
ancora stato confermato il titolo. TRAILER
Scheda tecnica
titolo
originale
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Trainspotting
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genere
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drammatico
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anno
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1996
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nazionalità
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Regno
Unito
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cast
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Ewan
McGregor, Robert Carlyle, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller
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regia
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Danny
Boyle
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durata
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94'
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sceneggiatura
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John Hodge
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