Loving - Recensione

Il film racconta la storia vera di Richard (Joel Edgerton) e Mildred (Ruth Negga) Loving. Nella profonda Virginia degli anni Cinquanta, lui bianco lei nera, si uniscono in un matrimonio interrazziale mal accettato dall’ottusa società dell’epoca. Sarà l’inizio di lunghe persecuzioni e battaglie legali, un percorso minato da odio, retaggi religiosi e paura, che però aggiungerà un importante tassello sul piano dei diritti civili. Sin dal conciso titolo involontariamente simbolico, il regista Jeff Nichols, già artefice del cult Take Shelter, mette da parte ogni virtuosismo e si pone al servizio di persone semplici che meritano attenzione e una direzione composta. La pellicola poggia perciò su una struttura lineare priva d’ogni virtuosismo registico, tuttavia, sono ben riconoscibili le tracce di una cifra autoriale che pone al centro l’uomo qualunque. Un fragile essere umano minacciato da un nemico oscuro che insinua dubbi e paranoia.
Una coerenza stilistica, certo qui controllata, che va comunque riconosciuta, anche nella sensibilità di creare la giusta atmosfera. Si notino, inoltre, i soventi rimandi alla Natura, che tutt’attorno sta a guardare e cresce libera, senza le barriere culturali e istituzionali che impongono ai protagonisti di trattenere emozioni e sentimenti. Ecco che allora, per prendere le giuste distanze dal mondo esterno, c’è bisogno di una casa propria, che offra quel riparo ben simboleggiato da ricorrenti mattoni coperti di malta. Un delicato melò rurale che schiva ogni cliché di denuncia razziale, preferendogli una storia intima ma universale che guarda orgogliosa a un più ampio concetto di democrazia. VOTO 6,5   TRAILER

Scheda tecnica
titolo originale Loving
genere  drammatico
anno 2016
nazionalità Stati Uniti d'America, Regno Unito
cast Joel Edgerton, Ruth Negga, Michael Shannon
regia   Jeff Nichols
durata 118'
sceneggiatura Jeff Nichols

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