La la Land - Recensione
Nella Los Angeles dei nostri giorni, Mia ( Emma Stone ) fa la cameriera nel bar di uno studio cinematografico, ma intanto fa provini sperando di diventar attrice. Sebastian ( Ryan Gosling ), aspirante musicista jazz, sbarca il lunario suonando nei ristoranti, ma vuol aprire un locale tutto suo. Una serie di sfortunate coincidenze li farà ‘ scontrare’ e innamorare. Non rimane che realizzare i comuni sogni, ma si sa, la dura realtà è fatta di compromessi e il successo impone radicali rinunce. La vita è come una jazz session dove ognuno può essere solista, un ‘rebel without a cause’ che brucia dinanzi alla passione. Quella scintilla che fa ardere il sacro fuoco dell’arte, ha però spesso un prezzo troppo alto da pagare. Il musical ai tempi di You Tube comincia con un folgorante piano sequenza che sembra un liberatorio flash mob in cinemascope; eppure il film ci riserva ben altro, come un esuberante e magico numero di tip tap da cineteca. Dopo l’ambiguo Whiplash , il regista Damien