Terminator Genisys - Recensione
2029. Los Angeles
è il campo di battaglia tra macchine contro uomini. Il capo della resistenza
umana John Connor (Jason Clarke) invia il sergente Kyle Reese (Jai Courtney)
indietro nel tempo: nel 1984. La sua missione ha l’obiettivo di proteggere la futura
madre del leader, Sarah Connor (Emilia Clarke), dall’ordine di morte trasmesso
da Skynet. Kyle, Sarah e il vecchio Terminator T-800 (Arnold Schwarzenegger),
catapultati in un passato alternativo, dovranno combattere contro il più
tecnologico T-1000 e un nuovo ibrido-cyborg…Quinto capitolo della saga creata
da James Cameron, diretto da Alan Taylor (Thor: The Dark World). Si tratta di
un reboot, con continuità retroattiva, la trama modifica quindi la linea
temporale della storia originale.
Il film ha un
buon ritmo e qualche sprazzo ironico, ma anche momenti che rasentano la parodia
involontaria, con uno Schwarzy ormai ridotto a maschera grottesca. Il confine
tra un buon prodotto di genere, e la sciatteria da B-movie è molto labile, e
TG, in qualche passaggio lo supera. Un conto è recuperare le genuine atmosfere
degli sci-fi anni ’80, ben altro è limitarsi a ripeterne i triti cliché; se su
qualche semplicistico espediente si può pure sorridere, altri irritano. La
regia manca di fede e credibilità: non ha l’ambizione di voler creare una nuova
mitologia, bensì di approfittare dell’usato sicuro. Il risultato è un frullato grossolano
di situazioni e azioni dei capitoli precedenti, con molta tradizione e poche
novità. In conclusione: per i fan di vecchia data, brividi nostalgici
garantiti, per tutti gli altri, leggere attentamente le istruzioni e non
superare la dose consigliata. VOTO 5+
Scheda tecnica
genere | azione |
anno | 2015 |
nazionalità | Usa |
cast | Arnold Schwarzenegger, Emilia Clarke, Jai Courtney, Jason Clarke |
regia | Alan Taylor |
distribuzione | Universal Pictures |
durata | 126' |
produzione | Paramount Pictures, Skydance Productions |
sceneggiatura | Laeta Kalogridis, Patrick Lussier |
fotografia | Kramer Mortenthau |
scenografie | Neil Spisak |
montaggio | Roger Barton |
costumi | Susan Matheson |
musiche | Lorne Balfe |
Commenti
Posta un commento