Moonlight - Recensione
Il piccolo Chiron abita con la madre tossicodipendente
in un ghetto di spacciatori a Miami, è oggetto di bullismo a scuola, e scopre pure
di essere gay. Unico supporto affettivo, il pusher Juan (un superbo Mahershala
Ali), che un giorno lo trova smarrito per strada e lo fa conoscere alla moglie.
Sarà l’inizio di un percorso di formazione esistenziale che lo condurrà alla
costante ricerca di se stesso. Tre capitoli, tre nomi (Little, Chiron, Black),
tre identità (familiare, sessuale, sociale), tre fasi di vita: infanzia,
adolescenza, età adulta. Moonlight è quindi un’opera costruita su molti schemi,
che lo sguardo inedito sul machismo di periferia non basta a compensare. La
regia di Barry Jenkins si distingue per l’accentuata sensibilità nel trattare
temi scomodi, ma anche per una camera troppo “fisica”, tangibile, e la ricerca smodata
d’inquadrature estetizzanti, che stridono con l’intimismo narrativo. Il regista
par talmente impegnato ad affrancarsi dal testo teatrale, dai cliché di Miami e
dai luoghi comuni sul mondo gangsta, che dimentica di sviluppare uno stile coeso
e coerente.
Il film possiede una virtuosa direzione, l’accumulo di
scene madri, il costante ricatto emotivo di situazioni borderline e una musica
che esalta il lirismo del quotidiano. Tutti elementi che, tuttavia, non riescono
a generare la benché minima empatia. L’esasperato schematismo, il continuo cambio
d’attori, la sparizione improvvisa di personaggi cardine e un ruffiano politically
correct, amplificano la distanza con lo spettatore. Emblematica, in tal senso,
l’ultima parte, uno sfiancante tira e molla, sospeso tra suggestioni e
ipocrisia, che vorrebbe esser catartico ma è solo consolatorio. Moonlight è candidato
a 8 premi Oscar, nonostante sia l’ennesimo film presuntuoso che somma fattori
di pregio senza però mai trovare un’unità artistica. VOTO 6+ TRAILER
Scheda tecnica
titolo originale Moonlight
genere drammatico
anno 2016
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Trevante Rhodes, Janelle Monáe, Naomie Harris, Mahershala Ali
regia Barry Jenkins
durata 111'
sceneggiatura Barry Jenkins
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