Il giovane favoloso - Recensione
Narrazione
cronologica della vita del conte Giacomo Leopardi (interpretato da Elio
Germano), sommo poeta, filosofo e scrittore, nato a Recanati e morto a soli 39 anni.
Siamo agli inizi dell' 800, e il film parte dallo studio folle nella terra natia,
e dal controverso rapporto con i genitori, e segue Leopardi, quando a 24 anni,
insieme all'amico Antonio Ranieri (Michele Riondino), si sposta prima a Firenze
e infine a Napoli. Il regista Mario Martone realizza un’opera suggestiva e
filosofica, che attraverso uno sguardo lucido e dalla ricca resa visiva, regala
soggettive profonde, ma anche ambigue, con cui sfida la percezione dello
spettatore. Un biopic coraggioso, che osa, e a cui perdoniamo qualche
imperfezione. Di fatto, l'episodio di Firenze avrebbe beneficiato di più ritmo,
e quello di Napoli di maggior sintesi, ma forse il fervore creativo del genio,
aveva contagiato anche il regista...
Elio Germano riesce a restituire appieno i turbamenti interiori di un'anima
infelice e dal fisico provato, eppur indomita, estrosa, visionaria. Anche la
recitazione delle più note poesie risulta naturale e sentita, e mai
artificiosa, o peggio, declamatoria. Un sentito plauso va anche alla colonna
sonora, che riesce a far convivere la classicità di Rossini, con le musiche
elettroniche del giovane musicista tedesco Sascha Ring; tracce sonore antiche
eppur moderne, come il pensiero leopardiano. Buon cinema italiano da non
perdere. VOTO 7,5
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