Gli spietati - Capolavoro

1880. William Munny (Clint Eastwood), ex fuorilegge ora allevatore con pochi soldi e due bambini, sente della taglia di 1.000 $ messa da alcune prostitute per vendicare una di loro che è stata sfregiata. Decide di riprendere in mano il fucile e aiutato da Ned Logan (Morgan Freeman) e dal giovane Kid (Jaimz Woolvett) si dirige verso Big Whiskey, Wyoming. Sulla sua strada troverà però lo sceriffo Little Bill (Gene Hackman) che di certo non gradisce la loro presenza. Terzo western della storia* ad aver vinto l’Oscar come miglior film, insieme a quelli per regia, attore non protagonista (Hackman) e montaggio. Se l’impianto registico adotta ovviamente un registro classico, così non è per narrazione e atmosfere, portatrici di una visione malinconica e romantica, ma realistica e quindi moderna, del genere.

La pellicola del 1992, infatti, smaschera i miti della frontiera svuotandoli della dimensione epica, attraverso una potente riflessione sulla violenza e la sua “etica”, che Eastwood guida con encomiabile spessore umano. Una novità assoluta, per il western, che da sempre si nutre di eroi dalle gesta leggendarie e che qui li ritrova soli, invecchiati, in cerca di redenzione da un passato criminale, ma incapaci di perdonarsi (“Unforgiven”, come recita il titolo originale). Una demolizione degli stereotipi che offre prospettive interpretative originali, e un’opera senza buoni né cattivi. Violento, intenso, emozionante, perché quando sui titoli di coda si scopre che il film è dedicato a Sergio Leone e Don Siegel, non si può non sentirsi un nodo in gola. Grazie Clint!
P.S.: A riprova che il film è già un classico in questi giorni al Festival del Cinema di Venezia viene presentato un remake giapponese "Yurusarezaru mono (unforgiven)" di Sang-Il Lee.

*Insieme a “I pionieri del West” (1931) e “Balla coi lupi” (1990) di Kevin Costner.

Commenti

  1. CONCORDO APPIENO CON LA TUA RECENSIONE QUESTO FILM ANCHE PER ME è UN CAPOLAVORO DALLA PRIMA
    VOLTA IN CUI LO VIDI AL CINEMA ALL'APERTO NE RIMASI SUBITO COLPITO ED ANCORA OGGI RIVEDENDOLO NE APPREZZO ANCORA DI Più LA SUA
    STRUTTURA NARRATIVA REGISTICA E INTERPRETATIVA!

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