Ritratto di famiglia con tempesta - Recensione
Ryota Shinoda è un detective a tempo perso che organizza piccole truffe e gioca d’azzardo per pagare l’affitto e gli alimenti di un penoso divorzio. L’uomo era però un premiato romanziere, un buon marito e padre, ma poi la vita gli ha voltato le spalle. Causa violento tifone, Ryoto trascorre una notte a casa di sua madre (grande Kirin Kiki ) in compagnia del figlio e dell’ex moglie, sarà l’occasione ideale per un esame di coscienza. Questo loser che continua a commettere cialtroni errori, e a mostrarsi in tutta la sua umana debolezza, suscita tuttavia un’empatia prodotta dallo sguardo umanista del regista giapponese Hirokazu Koreeda . Come il maestro Ozu , il cineasta parla di gente comune, dell’inesorabile scorrere del tempo e degli egoismi che rovinano gli affetti familiari, in un cocktail di quotidianità e intimismo.