Persona - Capolavoro
Trama : L’attrice Elisabeth Vogler (Liv Ullmann) si ammutolisce nel bello di una rappresentazione di Elettra. L’interprete è ricoverata in una clinica e poi, seguita dall’infermiera Alma (Bibi Andersson), in una casa su un’isola, la desolata Fårö, luogo reale di residenza del regista. Opera, quindi, di natura autoreferenziale che nasce dalla manifestazione di uno stato d’ansia vissuto dallo stesso Ingmar Bergman, che trova nel cinema una necessaria azione salvifica. Incipit : Un proiettore viene acceso, la pellicola scorre libera fuori dalla bobina trascinando con sé fotogrammi senza tempo. Un bambino accarezza un’immagine femminile costituita da due volti: due donne che si fondono in una duplicazione irraggiungibile, che allude a una madre assente. Prologo iper-cinefilo , tra immagini simboliche (il ragno), subliminali (un pene eretto) e religiose (una mano inchiodata). Il sogno (cinema) diventa un messaggio dell'Inconscio (di Bergman). L’evoluzione visiva diventa ipnotica att