Il grande Lebowski - CULT
Jeffrey Lebowski
(Jeff Bridges) è uomo pigro e disoccupato alla soglia dei quaranta, che nella
Los Angeles del 1991, passa le sue giornate in vestaglia, ciabatte e mutandoni a
quadri, stordendosi con spinelli e cocktail White Russian. Unico passatempo, le
partite a Bowling con due amici altrettanto sfigati: Walter (John Goodman), irascibile
reduce del Vietnam, e il quieto Donny (Steve Buscemi). Suo malgrado, il “drugo”
(soprannome del protagonista), dovrà cercare la moglie sparita di un suo
omonimo milionario, e si troverà incastrato tra gruppi di nichilisti, pittrici
femministe, porno editori e ispanici pederasti. Film del 1998, diretto da Joel Coen, e scritto col fratello Ethan. Quando
uscì, corsi al cinema a vederlo, ma onestamente non ne rimasi entusiasta, ne'
tantomeno avevo intuito le potenzialità di una
pellicola capace di conquistarsi una fandom che lo avrebbe celebrato attraverso
raduni e festival dedicati! A distanza di anni, credo la tiepida
accoglienza all’uscita fosse figlia dell’attesa delusa e creata dai toni più
dark del precedente “Fargo”, e dal non facile compito di entrare da subito nel
mood apatico e allucinato della pellicola. Dopo più di una visione, amo anch’io
quest’assurdo e stravagante mistery che prende a prestito la struttura del
noir, rendendola grottesca e divertente, insomma: una parodia. Un’opera
iper-testuale quindi, che attraverso paradossi meta-linguistici, i dinamici
fratelli Coen rendono unica.
Il bowling diventa metafora di vita, e l’anti-eroe interpretato da Bridges, è la pesante palla
(vedi l’estrosa soggettiva) che si trascina lungo la corsia, senza sapere se
sarà vincente o perdente. Uno dei più
grandi cult degli anni ’90, capace di regalare situazioni demenziali,
battute memorabili, e una visione nonsense della vita, che però cela al suo
interno, anche una cinica e sarcastica critica alla moderna superficialità made
in U.S.A.. La voce narrante, non a caso, è quella di un cowboy, mito di
quell’America del passato che capitalismo e guerrafondai hanno ucciso per
sempre, simboleggiata ancora nell’incipit, da un cespuglio trascinato dal vento
verso ambienti che non gli appartengono. Le
folli caratterizzazioni dei geniali autori + un personaggio ormai icona + irresistibili
momenti surreali = Una divertente commedia da vedere, rivedere e amare.
P.S. 1: Il cast include inoltre un
esaltato John Turturro, una desnuda Julianne Moore e un giovane Philip Seymour Hoffman.
P.S. 2: Curiosità:
in piccoli ruoli troviamo anche Flea, bassista dei Red Hot Chili Peppers, Aimee
Mann cantautrice americana e autrice della colonna sonora di “Magnolia”, e
Carlos Leon, allora fidanzato di Madonna, e padre di Lourdes Ciccone.
TRAILER
Scheda Tecnica
titolo
originale
|
The Big
Lebowski
|
genere
|
commedia
|
anno
|
1998
|
nazionalità
|
U.S.A.
|
cast
|
Jeff
Bridges, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman
|
regia
|
Joel Coen
|
durata
|
117'
|
sceneggiatura
|
Joel Coen,
Ethan Coen
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