Cenerentola - Recensione
Ella (Lily James), rimasta orfana, deve vedersela con la
perfida matrigna Lady Tremaine (Cate Blanchett) e le insopportabili figlie
Anastasia e Genoveffa, ma una corsa a cavallo nel bosco le farà incontrare
l’uomo della sua vita, un vero principe…Pellicola diretta da Kenneth Branagh, e
trasposizione live-action dell'omonimo classico d'animazione Disney del 1950,
le cui immagini ormai appartengono all'immaginario collettivo d’intere
generazioni, e di cui, qui ritroviamo le genuine e confettate cromie. Operazione
nostalgia, riuscita a livello visivo, che però conferma il poco innovativo
trend seriale della casa di Topolino; la volontà è chiara: rinverdire i fasti
del passato piuttosto che rischiare con nuove storie. Non si tratta quindi di
una modaiola rilettura in versione dark (vedi Maleficent), bensì,
di una ricostruzione in carne e ossa della forma originaria. Che differenza c’è
tra creare o ri-creare la magia?
La stessa che passa tra arte e mestiere…assistiamo perciò
meravigliati a un trionfo scenografico, allo svolazzo di costumi da sogno, che
incantano gli occhi senza però mai stimolare testa e cuore. Branagh si limita a
sposare il più tradizionale manicheismo, con una zuccherosa prevedibilità che
nella seconda parte diventa irritante. Seppur sia pregevole il tentativo di
dare spessore anche ai personaggi secondari, quello che manca è una visione artistica
che dia personalità al progetto, restituendo l’incanto di una storia senza
tempo. Il film c’è, manca la favola. VOTO 6
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