Under the skin - Recensione
Una donna gira per le strade della Scozia guidando un furgone bianco, con l’obiettivo di rimorchiare uomini. Si tratta però di un extraterrestre, a caccia di prede, che dovrà fare i conti con l’umanità della razza che abita il pianeta Terra. L’incipit ricorda “2001: Odissea nello spazio” e “ Blade Runner ”, come in quelle pietre miliari, il protagonista è l’occhio, il principale filtro tra il cinema e il pubblico; proprio il punto di vista è la chiave di volta dell’opera, sarà infatti quello sguardo sospeso nell’incredulità a tradire l’aliena. La performance fisica e attoriale di Scarlett Johansson sorprende per generosità. L'attrice si abbandona, anima e corpo, al flusso creativo del regista inglese Jonathan Glazer, e ne viene modellata e risucchiata, come le sue vittime.