Mood Indigo - La schiuma dei giorni - Recensione

Film tratto dal romanzo del 1947 “La schiuma dei giorni” di Boris Vian, ma ambientato ai giorni nostri. Parigi. Colin (Romain Duris), ricco rampollo, vive col suo pazzoide cuoco Nicolas (Omar Sy) e riceve visite dall’amico Chick (Gad Elmaleh), ammiratore del filosofo Jean-Paul Sartre. Colin cerca l’amore, e finalmente, a una festa, incontra Chloé (Audrey Tautou) che conquista sulle note di “Mood Indigo” di Duke Ellington. Dopo un brioso e rocambolesco matrimonio, la luna di miele porta però brutte notizie…Il regista Michel Gondry (Se mi lasci ti cancello) conferma il suo stile iper-creativo, dalle estemporanee e originali invenzioni visive, e la sua voglia d’indagare i meccanismi emotivi del rapporto di coppia.
Tra colazioni in stop-motion, immagini trompe l’oeil e dialoghi nonsense, il talento di Gondry deborda però in un delirio visivo, talmente folle da essere ipnotico. Un trionfo dell’eccesso, che presto annoia lo spettatore smarrendo logica e buonsenso, collezionando trovate surrealiste gratuite, più inquietanti che poetiche. Un divertissement per gli occhi, fine a se stesso, che nonostante le citazioni cinefile (Vigo e Méliès), proprio non emoziona. VOTO 5

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