Rock of Ages - Recensione
Siamo nel 1987, a Los Angeles, l’ascesa della musica rock si scontra con i perbenisti, capitanati dalla frigida (?) Catherine Zeta-Jones, in mezzo la storia d’amore tra i giovani Sherrie (Julianne Hough) e Drew (Diego Boneta). Giusto per essere chiari, due sole cose si salvano: Tom Cruise, magnetico, impetuoso e autoironico, al punto giusto, nei panni della stravagante rockstar Stacee Jaxx, e la musica. La colonna sonora è potente ed energica, e diverte, grazie a riusciti mash-up, tra gli altri, di “More then words” degli Extreme, “Wanted Dead or Alive” dei Bon Jovi, e “Paradise City” dei Guns 'n Roses.
Purtroppo, il coreografo, Adam Shankman, dopo il simpatico “Hairspray”, confeziona una regia sciatta, degna dei peggiori talent show tv, pasticcia col montaggio, e dimentica che per fare un film serve una storia: Sherrie arriva a Los Angeles con l’autobus, scende e in 2 minuti, la derubano, trova l’amore e trova lavoro, in confronto “Burlesque”, con Christina Aguillera, era scritto da Woody Allen. Una sceneggiatura di una prevedibilità irritante, che colleziona dialoghi ovvi e ridicoli, personaggi stereotipati, scene s-cult e di cattivo gusto, e in cui la ricca messa in scena contrasta con la pochezza di contenuti. E la nostalgia per gli anni 80? Mi è passata. VOTO 4
Purtroppo, il coreografo, Adam Shankman, dopo il simpatico “Hairspray”, confeziona una regia sciatta, degna dei peggiori talent show tv, pasticcia col montaggio, e dimentica che per fare un film serve una storia: Sherrie arriva a Los Angeles con l’autobus, scende e in 2 minuti, la derubano, trova l’amore e trova lavoro, in confronto “Burlesque”, con Christina Aguillera, era scritto da Woody Allen. Una sceneggiatura di una prevedibilità irritante, che colleziona dialoghi ovvi e ridicoli, personaggi stereotipati, scene s-cult e di cattivo gusto, e in cui la ricca messa in scena contrasta con la pochezza di contenuti. E la nostalgia per gli anni 80? Mi è passata. VOTO 4
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