Hunger Games - Recensione
Dopo aver macinato record d’incassi in U.S.A. (vedi qui), arriva in italia il primo film tratto dalla trilogia di romanzi scritta da Suzanne Collins, diretto da Gary Ross (da vedere Pleasantville), con protagonista la brava Jennifer Lawrence di “Un gelido inverno”. Un’opera che nella prima parte sorprende, in positivo, per l’uso disinvolto di una camera a mano, che preferisce gli intensi primi piani ai violenti scontri fisici. Più convenzionale, e meno convincente, la parte centrale, dall’arrivo a Capitol, città artificiale abitata da gente artificiosa, che sembra tutta vestita da Vivienne Westwood, fino allo svolgimento dei giochi. Le regole degli Hunger Games ben presto ingabbiano protagonisti e storia, tra lungaggini, scene telefonate e qualche banalità da teen-movie. La differenza, però, la fanno i dettagli, e una regia attenta e sensibile nel cogliere gli ultimi istanti di vita dei giovani eroi, sotto un cielo digitale, tra sguardi impauriti, istinti primordiali e acerba umanità. Un onesto film di genere. VOTO 6+
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