Solo: A Star Wars Story - Recensione
Il giovane Han Solo vive di furtarelli sul pianeta
Corellia, e per ritrovare l’amata Qi’ra, si arruola nell’armata imperiale. Tre
anni di servizio che nel film durano tre minuti, senza che rimanga nulla di
quell’esperienza. L’episodio citato è emblematico per comprendere che il
problema del film risiede proprio nella sua superficialità. Una leggerezza che
assembla numeri action per nascondere il vuoto a rendere di una trama macina continuity.
Sul piano visivo, una fotografia scura e desaturata stride con la faciloneria
di molte situazioni che strizzano l’occhio al pubblico più giovane.
Cast allo sbando. All’inizio Alden Ehrenreich
scimmiotta Ford, ma poi trova una mezza via che comunque non possiede il carisma
richiesto dal personaggio. Non gli viene in aiuto nemmeno l’amorosa spalla offerta
da Emilia Clarke, tutta occhioni e inespressività. L’unico idoneo al ruolo sembra
essere Donald Glover, ma il suo Lando Calrissian è relegato sullo sfondo. Una
pellicola a tratti naïf, con dialoghi imbarazzanti e qualche ingenuità da
B-movie, che purtroppo l’allontana dai canoni epici della space opera. Al
quarto capitolo made in Disney, la macchina guidata dalla producer Kathleen
Kennedy s’inceppa e perde pezzi per strada: registi licenziati, lavorazione
tormentata e Ron Howard chiamato a salvare il salvabile. Senza alcun dubbio la
peggior Star Wars Story. VOTO 5
TRAILER
Scheda tecnica
titolo originale
|
Solo: A Star Wars Story
|
genere
|
fantascienza, azione, avventura
|
anno
|
2018
|
nazionalità
|
Stati Uniti d'America
|
cast
|
Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke,
Donald Glover, Paul Bettany
|
regia
|
Ron Howard
|
durata
|
135’
|
sceneggiatura
|
Jon Kasdan, Lawrence Kasdan
|
Commenti
Posta un commento