Good Time - Recensione
Connie (Robert Pattinson) e suo fratello Nick, affetto
da ritardo mentale, rapinano una banca. Qualcosa va storto e Nick viene
arrestato. Connie farà di tutto per farlo uscire di galera. Dietro agli
asettici bagliori dello skyline newyorkese c’è un mondo parallelo abitato da
gente che fa a pugni con la vita, e troppo spesso le prende. Quella stessa vita
che scorre implacabile e trascina via con sé i rifiuti di una società dai
meccanismi diabolici. Il film propone quindi una visione sociale pessimista e
tanti personaggi borderline che impiegano il tempo trascorso fuori galera
(detto good time), facendo di tutto per tornarci. I giovani fratelli-registi
Josh e Benny Safdie ostentano talento e tanta musica elettronica e, se si
esclude qualche manierismo (Scorsese docet) e un paio di grossolani snodi
narrativi, gettano solide basi stilistiche per un instant cult.
La fotografia coglie spessore e struttura dai riflessi
al neon di una città che non dorme mai e un Pattinson\faccia da schiaffi regala
la miglior prova della sua carriera. Tanti elementi di pregio che viziano
l’occhio del cinefilo e ne catturano l’attenzione, come nell’improvviso montaggio
lisergico che suggella l’incontrastato dominio del caos. Un piccolo film
indipendente sotto effetto acido, che traccia le coordinate di due autori da
tener d’occhio. Sarà vera gloria? VOTO 7+
TRAILER
Scheda
tecnica
titolo originale
|
Good Time
|
genere
|
giallo, drammatico
|
anno
|
2017
|
nazionalità
|
Stati Uniti d'America
|
cast
|
Robert Pattinson, Jennifer Jason Leigh, Benny Safdie,
Barkhad Abdi
|
regia
|
Benny Safdie, Josh Safdie
|
durata
|
99’
|
sceneggiatura
|
Ronald Bronstein, Josh Safdie
|
Commenti
Posta un commento