Donnie Darko - CULT
È l’alba tra
le colline assolate della cittadina di Middlesex, e un ragazzo giace a terra in
mezzo alla strada con la sua bicicletta. E’ Donnie Darko (Jake Gyllenhaal),
nome da supereroe per un adolescente problematico; il giovane è, infatti, uno
schizofrenico paranoide che soffre di allucinazioni. E’ il 2 ottobre 1988, e una voce gli ordina: svegliati! Annunciandogli
che rimangono 28 giorni 6 ore 42 minuti
e 12 secondi alla fine del mondo. L’esortazione viene da Frank, un costume
da coniglio gigante, che fa così partire il countdown dell’apocalisse. Prima (o
dopo?) però, cade il motore di un aereo nella camera da letto del nostro
protagonista, è l’inizio della fine…Tra i personaggi secondari, o presunti
tali, prestare massima attenzione all’anziana Roberta Sparrow detta “nonna
morte”, che sussurra a Darko “Ogni creatura della terra quando muore è sola”. La
vecchietta, si scoprirà poi, aveva scritto un libro dal titolo “La filosofia del viaggio nel tempo”, le cui teorie aiutano a districarsi nella trama. Una delle produzioni indipendenti U.S.A. più
importanti della storia. La sequenza nel cinema a mezzanotte, che proietta
un double feature con “La casa” di Sam Raimi e “L’ultima tentazione di Cristo”
di Scorsese, è una delle pagine di
cinema più evocative degli anni ‘2000 e oltre. La pellicola contiene anche
elementi di critica sociale, come nell’esibizione delle Sparkle Motion su
“Notorius” dei Duran Duran, che è l’esemplare e utopica sintesi di successo e
fama, un illusorio idillio in cui il fallimento non è contemplato.
E’ la lucida fotografia di una società nella quale chiunque
la pensi diversamente dalla massa viene escluso, si veda l’allontanamento della
professoressa interpretata da Drew Barrymore, qui persino in veste di
produttrice. Un cast ricco, che comprende anche Mary McDonnell (Balla coi
lupi), Noah Wyle (E.R.) e il compianto Patrick Swayze nei panni di un guru
locale. Il regista Richard Kelly, a soli
26 anni, ha costruito un puzzle assoluto; proprio quando pensi di averlo
completato ti accorgi che manca un pezzo. Ogni volta che credi di essere giunto
a una conclusione obiettiva, ti devi ricredere. Ciò permette che ciascuna visione
diventi un’esperienza individuale e garantisca un completo coinvolgimento dello
spettatore. Un film complesso, nel quale ogni tassello della storia svela una
provocazione emotiva e nasconde un significato. Un’opera difficile da
catalogare in un genere, e che proprio per questo motivo aveva faticato a
trovare una distribuzione, riuscendo a conquistarsi un pubblico grazie al
passaparola. Pochi film sono in grado di
colpire l’immaginario collettivo, Donnie Darko è di certo uno di questi. TRAILER
P.S.1: Nel pre-finale si sente “Mad world”, la canzone originale dei Tears for fears reinterpretata per la colonna
sonora da Gary Jules, diventata una hit
e usata poi in molte altre produzioni e pubblicità.
P.S.2: Nel 2004 è uscita la versione
director’s cut più lunga di 20 minuti che però, a detta di molti , aumenta la
cripticità e appesantisce il racconto.
P.S.3: Tra le altre citazioni, un
breve racconto di Graham Greene intitolato “I distruttori”, che secondo gli ottusi
insegnanti di Donnie è la causa degli atti vandalici che hanno colpito la
scuola.
Scheda tecnica
titolo
originale
|
Donnie
Darko
|
genere
|
fantascienza,
thriller, drammatico
|
anno
|
2001
|
nazionalità
|
Stati
Uniti d'America
|
cast
|
Jake
Gyllenhaal, Jena Malone, Drew Barrymore, Patrick Swayze
|
regia
|
Richard
Kelly
|
durata
|
113'
|
sceneggiatura
|
Richard
Kelly
|
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