Little sister - Recensione
Tre sorelle, Sachi (29 anni),
Yoshino (25) e Chika (21) vivono insieme nella stessa casa nel piccolo paese di
Kamakura. Le ragazze partecipano al funerale del padre che le aveva abbandonate
15 anni prima per un'altra donna. Fanno così la conoscenza di un'altra sorella
(in Italia si direbbe sorellastra...) di nome Suzu (13). Conosciuta la nuova
consanguinea, la invitano a convivere con loro per conoscersi meglio e, chissà, far pace coi fantasmi che tormentano il comune passato. Uno script incorniciato
tra due funerali, che elegge l'elaborazione del lutto come filo conduttore
della trama. E' ormai assodato che il tema della famiglia è centrale nelle
opere di Kore-eda, e che il regista provi una forte empatia per i suoi personaggi.
La novità di questo nuovo capitolo della sua filmografia risiede nel punto di
vista tutto al femminile. L'inedito approccio all’osservazione del nucleo
familiare e dei suoi componenti aggiunge leggerezza e anche un pizzico di ostentato
buonismo. La pellicola è quasi una versione giapponese di “Piccole donne” (con
buona pace di Louisa May Alcott), che in un paio di occasioni tocca nel profondo,
anche se mancano scelte incisive e un’armonizzazione di sceneggiatura che
spesso frena in prolisse divagazioni.
Il nuovo film di Kore-eda
Hirokazu non è all'altezza del predecessore “Father and son”, nonostante la
regia sia soave e sensibile, e la composizione visiva di poche ma preziose inquadrature,
che manderanno in estasi i cinefili, sia un chiaro omaggio a Ozu, regista monumento
del cinema orientale. Un film che parla di persone e vite comuni, e del placido
fluire di tempo e cose; si noti, infatti, come l'artista diriga con mano
poetica i ripetuti rituali casalinghi e li avvolga di significato. L’opera
porta con sé una lezione di vita: riuscire a far convivere tradizione e
modernità, aiuta a vivere un'esistenza consapevole e serena, tra i piaceri
semplici del quotidiano. Nonostante la resa grossolana di alcuni personaggi e raccordi
frammentari che lasciano un senso d’incompiutezza, la visione infonde nello
spettatore dei sani sentimenti positivi, che riempiono il cuore. Merita perciò di
essere visto.
VOTO 6,5 TRAILER
P.S.: In un ruolo minore c'è Kirin Kiki, già protagonista de “Le ricette della signora Toku”.
Scheda tecnica
titolo
originale
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Our Little
Sister
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genere
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drammatico
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anno
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2015
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nazionalità
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Giappone
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cast
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Haruka
Ayase, Suzu Hirose, Masami Nagasawa, Kaho
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regia
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Hirokazu
Koreeda
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durata
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126'
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sceneggiatura
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Hirokazu
Koreeda
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