Irrational Man - Recensione


Abe Lucas, interpretato da un sempre più ombroso Joaquin Phoenix, è un professore universitario in un college di Rhode Island. Il nuovo docente di filosofia, oltre ad aver un passato tormentato, è tanto popolare quanto maledetto, e si distrae portandosi a letto una collega (Parker Posey) e una studentessa (Emma Stone). A forza di cercare il significato nelle parole Lucas ha smarrito il contatto con la realtà. Per ricostruire un legame fra teoria e vita, l'insegnante decide di “agire” e di mettere alla prova tanti studi sulla morale umana, con un atto estremo che però la rimette in discussione. Un gesto inatteso che gli permetterà di trovare una nuova spinta esistenziale, ma a quale prezzo?
Woody Allen, come in “Match point”, ritorna al murder-drama, ma con esiti molto meno convincenti. I fan del regista ritroveranno citazioni filosofiche (Kant e Kierkegaard), tic e qualche buona battuta, ma nulla di nuovo. A scuotere le coscienze dello spettatore rimane però l'impietosa rappresentazione dell'uomo moderno, e soprattutto della sua indifferenza dinanzi a qualsiasi cosa che non sia se stesso. Siamo di fronte all'Allen più amaro tuttavia il tono rimane leggero, e seppur avvolto da una patina di crepuscolare decadenza, non convince. Quella che poteva essere una potente riflessione sui limiti dell'etica, rimane solo uno spiegone vagamente inquietante, e a sistemare il tutto, come in molte (troppe?) altre opere dell'artista, ci pensa il caso. L'assunto: “Esiste un Dio che ci giudica e ci punisce” forse sarebbe stato più interessante se posto come domanda? Un film già visto, scritto e girato; per l'originalità rivolgersi altrove. VOTO 5+ TRAILER

Scheda tecnica


titolo originale
Irrational Man
genere
drammatico
anno
2015
nazionalità
U.S.A
cast
Joaquin Phoenix, Emma Stone, Parker Posey
regia
Woody Allen
durata
96'
sceneggiatura
Woody Allen

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