Fa' la cosa giusta - CULT
Uno
dei film più controversi nella storia del cinema, che
non smette, ancor oggi, di suscitare dibattiti. Senza mezzi termini, nel 1989, Spike Lee smascherò la fragile tregua armata che teneva in piedi le
relazioni razziali in America. Sin dai lunghi e arroganti titoli di testa, di
fatto un videoclip stile MTV sulle note di "Fight the Power” dei Public
Enemy, s’intuisce che stiamo per assistere a uno dei lungometraggi più politici mai prodotti da Hollywood. La
storia si svolge nell’arco temporale di un solo giorno, il più caldo
dell’estate, a Bedford-Stuyevesant, quartiere all-black di Brooklyn. Unici
bianchi della zona: dei coreani che gestiscono un negozio di frutta e verdura,
e l’italoamericano Sal (Danny Aiello), con i suoi figli, Vito e Pino (John
Turturro). Sal è il proprietario di una pizzeria, in cui lavora Mookie, un
giovane nero interpretato dallo stesso Lee. Sarà proprio il suo personaggio,
attorno al quale ruotano visione e climax dell’opera, a mandare in frantumi la
pace coatta tra le differenti etnie e a dimostrare, nel colloquio finale con
Sal, che purtroppo le tragedie non cambiano le persone.
Straordinaria la fotografia di Ernest Dickerson, che
veste la pellicola di un’aura d’altri tempi, ma insinua anche un perenne senso
d’inquietudine. Sotto la superficie di quei muri dai colori caldi e sgargianti,
si percepisce la tensione razziale che sta montando, fino a esplodere nella
violenza. Insieme all’odio non manca l’amore tra i vicini forzati, ma ciò che
spinge alla divisione tra classi è l’egoismo di ogni personaggio, e uno
strisciante cinismo metropolitano, che infetta qualsiasi colore di pelle. Chi
sostiene che questo film incita alla violenza razziale, non ha guardato con
attenzione. Durante la rivolta, il regista non ci chiede di scegliere da
che parte stare, non vuole istigare l’odio, ma trasmetterci con rabbia, provocandoci,
tutta la frustrazione di una mancata, reale, integrazione. Lee vuole che chi esce dalla visione discuta, e non distrugga, che
parli e non demolisca l’occasione di un dialogo tra diverse culture. Chi
non ha voce, e non viene ascoltato (simbolico il balbuziente Smiley), prima o
poi scoppia... TRAILER
P.S.: Nei panni del deejay della radio locale troviamo Samuel L. Jackson (ancora Sam Jackson) pre-Pulp Fiction.
Scheda tecnica
titolo
originale
|
Do the Right Thing
|
genere
|
drammatico
|
anno
|
1989
|
nazionalità
|
U.S.A
|
cast
|
Danny
Aiello, John Turturro, Spike Lee, Rosie Perez
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regia
|
Spike Lee
|
durata
|
110'
|
sceneggiatura
|
Spike Lee
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