Jauja - Recensione

Siamo in Patagonia nel 1882, dei militari locali presidiano una spiaggia, insieme a loro il capitano danese Gunnar Dinesen (Viggo Mortensen) e sua figlia adolescente Ingeborg. Una notte la ragazza fugge a cavallo con un soldato, e il padre parte all’affannosa ricerca. Su questi personaggi, inoltre, incombe l’ignota minaccia del mitologico e folle comandante Zuluaga. Oltre a ovvie affinità col colonello Kurtz di Apocalypse Now, di questo leggendario cattivo, che non si vede mai, sappiamo anche che si veste da donna. Altre stranezze? Sì. L’unione tra natura umana e terrena si celebra sin dall’apertura con un limpido atto masturbatorio, i protagonisti parlano spagnolo, danese e pure francese, ma riescono comunque a comunicare tra di loro usando ognuno la propria lingua e l’unico commento musicale avviene di notte*.Jauja non è solo una caccia, ma un cammino di ricerca che fa smarrire percorso e meta. Si noti il lento mutare del paesaggio esteriore che diventa interiore. E’ un western enigmatico, costruito su lunghissime inquadrature fisse e rari movimenti di camera, che cela molto di più.
Il regista argentino Lisandro Alonso realizza un inno al desiderio umano, e crea un potente ambiente visivo con immagini che ammaliano l’occhio e cullano l’immaginazione.Uno stile severo e contemplativo, che in alcuni passaggi mette a dura prova la pazienza dello spettatore. La forma scelta è il 4:3, che riduce lo schermo in un quadro dai bordi arrotondati. Una cifra espressiva che amplifica molto la profondità di campo e avvolge l’immagine di un’aura mistica.Un’opera memorabile permeata da forti echi esistenziali,  in tal senso, una voce fuori campo ci lancia una pesante domanda: Cosa consente a una vita di funzionare e andare avanti? Io risponderei, i sogni…VOTO 8/9    TRAILER

*con musica scritta dallo stesso Mortensen! 

Scheda tecnica
titolo originale  Jauja
genere  drammatico
anno 2014
nazionalità Argentina/Francia/Danimarca/Messico/Olanda/Usa
cast Viggo Mortensen, Viilbjørk Malling Agger
regia  Lisandro Alonso
durata 101'
sceneggiatura Lisandro Alonso, Fabian Casas




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