Blue Jasmine - Recensione
Jasmine (Cate Blanchett), elegante e snob, vive a New York nel lusso più sfrenato, ma il ricco marito Hal (Alec Baldwin), finanziere senza scrupoli, viene arrestato per frode, e lei si trova senza un soldo. Si trasferisce così a San Francisco dalla sorella povera Ginger (Sally Hawkins), ma tra Xanax, fidanzati scemi e bambini pestiferi, riuscirà a rifarsi una vita? Dopo la pessima parentesi romana (qui recensione), Woody Allen torna in America e alla sua tragi-commedia dall'umorismo pungente, qui meno vivace del solito, a favore di una mesta amarezza.
Bravissima Cate Blanchett, nell'interpretare la disperata frustrazione di una donna in perenne altalena emotiva, ma a mio avviso, il doppiaggio italiano non le rende giustizia. Convince a metà la sceneggiatura, con dialoghi meno briosi degli ultimi lavori, e svolte narrative didascaliche, più fragili e forzate, che coinvolgenti. Un lucido e cinico dramma, ma senza guizzi d'autore. Un'opera sospesa tra scene grottesche che strappano timide risate, e nevrosi ossessive che spiazzano, come il finale, duro e brutale. VOTO 6+
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