Il lato positivo - Recensione
Pat (Bradley Cooper) è appena uscito da una clinica psichiatrica perché affetto da disturbo bipolare, é ossessionato e soggetto a improvvisi scatti d’ira. Tradito dalla moglie, tenta di riconquistarla, ma sulla sua strada incontra la vedova Tiffany (Jennifer Lawrence), che “cura” il lutto del marito, con la ninfomania. Una commedia romantica? Un dramma sentimentale? Il film sfugge, a suon di svolte narrative, ai parametri dei due generi, grazie ad una direzione acuta e a una sceneggiatura versatile. Il regista David O. Russell (The fighter), trova la sua miglior regia, e complice una mdp dinamica, cattura dettagli struggenti e valorizza dialoghi fitti.
Oscar meritato per Jennifer Lawrence, che a soli 22 anni, stupisce per maturità (come in “Un gelido inverno” recensione), e dona alla sua Tiffany la schietta grinta di chi ha toccato il fondo e vuole risalire; mentre Cooper si rivela una star duttile e sensibile. C’è pure un ritrovato Robert De Niro, ironico ed emozionante. Ne esce il ritratto di due losers, che scossi dalle tempeste della vita, ne cercano tra le nuvole, l’orlo argenteo (titolo originale). Un opera molto ben scritta, diretta e interpretata. VOTO 7,5
Oscar meritato per Jennifer Lawrence, che a soli 22 anni, stupisce per maturità (come in “Un gelido inverno” recensione), e dona alla sua Tiffany la schietta grinta di chi ha toccato il fondo e vuole risalire; mentre Cooper si rivela una star duttile e sensibile. C’è pure un ritrovato Robert De Niro, ironico ed emozionante. Ne esce il ritratto di due losers, che scossi dalle tempeste della vita, ne cercano tra le nuvole, l’orlo argenteo (titolo originale). Un opera molto ben scritta, diretta e interpretata. VOTO 7,5
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