Le avventure di Tintin: il segreto dell'unicorno - Recensione
Dal fumetto al film 3D, passando per Indiana Jones: grazie a Spielberg, la creatura di Hergé arriva al cinema con un’opera vintage che non tradisce lo spirito dell’originale, omaggiandone la fantasia e il gusto per l’avventura. Una storia fluida e piena di ritmo, che il regista conduce con mano sicura ed esperta, dando giusto risalto al protagonista, ma senza dimenticare l’importanza (e la psicologia) dei personaggi di contorno. Comparto tecnico di gran livello: un 3D finalmente “onesto”, luminoso anche nelle scene buie, e vivido in quelle d’azione, che permette una maggior immersione; una motion capture strabiliante, con personaggi CGI espressivi (magnifico il Capitano Haddock), dalle cui movenze si percepisce la fisicità degli attori, e ambienti ricercati, con una cura maniacale per il dettaglio. Un bel film d'animazione, ispirato e ricco d’inventiva, leggero ma mai banale, con dialoghi brillanti, gag spiritose, duelli spettacolari e incredibili piani sequenza: cinema di puro intrattenimento, capace di divertire e stupire. VOTO 7
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