Un gelido inverno - Recensione

In una zona rurale tra i Monti Ozark, nel Missouri, prevalgono la violenza e l’omertà della più depressa e spietata provincia americana: una desolazione ambientale e umana, mostrata con estremo realismo, grazie ad una rigorosa messa in scena. Girato in digitale da una regista, Debra Granik, che, non a caso, riserva un ruolo chiave a tutte le figure femminili del film: se gli uomini rappresentano la causa, le donne ne sono il conseguente effetto/affetto, nonché fonte di riscatto. Protagonista, e assoluta rivelazione, Jennifer Lawrence, la cui risolutezza nei modi, la lucida fierezza nello sguardo e la forza di volontà, finalizzata alla sopravvivenza, colpiscono nel profondo; da segnalare anche la performance dell’intenso John Hawkes. Un dramma potente e disperato, che si dipana con passo lineare, ma inesorabile, evitando di scivolare in facili pietismi o nel melenso, un pugno nello stomaco dello spettatore, a cui viene svelata un’America, ben diversa dalle consuete immagini patinate delle sue metropoli, ma soprattutto, molto lontana dal sogno americano. VOTO 7+

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