IT - Recensione
A Derry,
placida cittadina americana, avvengono troppe sparizioni, e un gruppo di
ragazzini decide di vederci chiaro. Quello che inizia come un gioco diventa
presto un incubo che ha le sembianze di un clown malefico: Pennywise. Il
regista Andrés Muschietti sposta avanti di 30 anni gli eventi narrati
nell’omonimo best seller, plasmando gli archetipi dell’horror senza però mai
inciampare negli stereotipi. Emblematica in tal senso la scena nella casa
abbandonata, che non scade in una giostra degli orrori, ma diviene un ideale
viatico per sconfiggere le proprie paure e traguardare l’età adulta. Il
cineasta argentino sceglie il rispetto della fonte letteraria, dichiarandolo
sin dalla prima inquadratura con quella pagina pronta a “piegarsi” a favor d’immaginazione. Onore
al merito, dunque, a un film che ha il coraggio di
prendersi tutto il tempo necessario per presentare i personaggi: sette
bullizzati losers, ma aspiranti lovers, uniti da un conflittuale rapporto con i
genitori.
Il libro di Stephen King è una pietra miliare della
letteratura contemporanea che, dietro la dimensione orrorifica, cela tutta la
forza nostalgica dei migliori romanzi di formazione. Quando lessi il libro 25
anni fa, divorai le oltre 1.300 pagine durante le vacanze estive, rapito dalla
costante tensione e dall’affetto maturato verso i protagonisti, sono dunque felice
di aver ritrovato nel film entrambi questi elementi. Il maggior pregio della
pellicola, in effetti, risiede proprio nella capacità di far rivivere gli
indimenticabili, ma irripetibili, legami dell’adolescenza. VOTO 7
TRAILER
Scheda tecnica
titolo originale It
genere fantastico, orrore, thriller
anno 2017
nazionalità Stati Uniti d'America
cast Bill Skarsgård, Jaeden Lieberher, Jeremy Ray, Sophia Lillis
regia Andrés Muschietti
durata 135'
sceneggiatura Chase Palmer, Cary Fukunaga, Gary Dauberman
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