Non è un paese per vecchi - Recensione
Dopo un’incursione poco convincente nella commedia con prima ti sposo, poi ti rovino e Ladykillers, i fratelli Coen tornano con un film tratto dall’omonimo romanzo di Cormac Mccarthy, rispolverando i cardini della loro poetica-formale e il loro inconfondibile stile in cui alternano houmor nero, personaggi surreali, violenza e feroce ironia. La struttura narrativa del film ricorda quella di Fargo, ma anche il noir sanguinolento di Crocevia della morte, con la provincia americana scossa nel suo torpore da una serie d’efferati omicidi, causa scatenante l’umana avidità. la storia si trasforma ben presto in una caccia tra gatto e topo, in cui l’anti-eroe Llewelyn (un perfetto Josh Brolin) si ritrova braccato da un killer psicopatico dalla pettinatura a caschetto (un grande Javier Bardem) mentre lo stanco e confuso sceriffo (uno straordinario Tommy Lee Jones) con disincanto s’interroga su un mondo che cambia ed in cui non si riconosce più. Le interpretazioni di tutto il cast sono strepito